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Il mio uomo è una canaglia

Regia di Ivan Passer vedi scheda film

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La recensione su Il mio uomo è una canaglia

di bradipo68
8 stelle

Il titolo originale è Born to win ,piu'o meno Nato per Vincere.Ed è un titolo sarcastico,di amarezza profonda perche'qui di vincenti non ce ne sono,c'è un gruppo di perdenti,ma perdenti veri a cominciare dal protagonista(un coraggiosissimo George Segal),ex parrucchiere ,tossicodipendente abbonato alla crisi d'astinenza per mancanza di denaro,che cerca di vivere di piccoli espedienti,furti o al servizio di spacciatori che lo usano come corriere.Puo'trovare la stabilita'mentale quando conosce lei,piu'stabile economicamente che mentre lui le sta rubando la macchina ha una specie di colpo di fulmine,ma la sua vita è votata a ben altro.Quello che si vede in questo film è un feroce ritratto di un sottobosco di poliziotti che cercano di fermare la droga con mezzi anche illeciti ma non hanno l'aria di riuscire bene nel loro compito,spacciatori senza scrupoli e drogati che cercano di procacciarsi la dose,con il nostro protagonista che alla fine del film dopo aver cercato di rubare della droga al suo spacciatore di riferimento ha perso anche il suo miglior amico per della droga tagliata intenzionalmente male e che troviamo su una panchina molto piu'vicino alla crisi d'astinenza di quanto lo avevamo conosciuto all'inizio.L'esule ceco Passer non svicola da una certa retorica ma è incisivo nel proporre un ritratto feroce di un inferno urbano lontanissimo da qualsiasi possibilita'di redenzione,aiutato da un Segal mai stato cosi'coinvolto in un ruolo.Piccola parte da poliziotto per un giovanissimo De Niro.....

Su George Segal

ottimo,molto coinvolto

Su Paula Prentiss

non male

Su Karen Black

brava attrice troppo sottostimata...

Su Ivan Passer

dipinge un ritratto feroce di un inferno urbano senza troppi fronzoli

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