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Il prigioniero coreano

Regia di Kim Ki-duk vedi scheda film

Commenti brevi
  • Discreto dramma molto interessante dal punto di vista politico e sociale.

    commento di gruvieraz
  • Grande film di Kim-Ki-Duk un grande poeta d’immagini.

    leggi la recensione completa di claudio1959
  • I sentimenti e le emozioni non hanno confini, ne tantomeno possono appartenere ai richiami di un'ideologia. Questo dirige Kim Ki-duk, un apologo politio che intreccia denuncia sociale e adesione emotiva per la sorte del povero pescatore. Che si scopre figlio illegittimo di ogni Corea quando capisce che il suo cuore ovunque rimane inascoltato.

    commento di Peppe Comune
  • Un altro centro per Kim. Trattando un tema specifico, quale la tensione perenne tra le due Coree, il grande regista non perde di vista, ma anzi esalta, l'aspetto universale dei comportamenti umani, tristemente fotocopie in ogni angolo del globo. Velo pietoso sull'insipienza di chi ha scelto il titolo italiano, svilendo totalmente l'originale.

    commento di Ilnickchenoncera
  • Sto' di qua Sto' di la',verso sud verso nord,lo scorrimento e' un po' retorico e prevedibile....pero' il finale...non e' male.

    commento di ezio
  • Il dilemma coreano raccontato senza ideologie

    leggi la recensione completa di siro17
  • Una sequenza di banalità e di temi triti e ritri. Deludentissimo.

    commento di sfrisolo
  • straordinaria prova attoriale del protagonista Ryu Seung-beom in un film sicuramente doveroso per il pubblico coreano, probabilmente un po' didascalico per un audience più "neutra". comunque tanti i temi trattati, anche più universali rispetto alle dinamiche riconducibili direttamente alla scottante situazione "cul de sac" della penisola coreana.

    commento di giovenosta
  • Ci sono poche parole per descrivere questo film, e una di queste è capolavoro.

    leggi la recensione completa di noodless94
  • Non v'è dubbio che nelle opere di Kim si registri la presenza di Dio. Dio in quanto idea, che vive in forma, spirito e materia assieme. Gemal (The net) come sempre banalizzato dall'italico paese in Il prigioniero coreano privandolo di quel senso metaforico che un titolo intelligente com'era La rete, già convogliava in sè, è davvero scritto da DIO!

    leggi la recensione completa di gaiart
  • Nella contesa tra Nord e Sud coreani, la drammatica vicenda di un pescatore del Nord finito al sud per un incidente. Un calvario a doppio effetto tra ipocrisie e colpi bassi. Un film a tesi lucido ma meno personale del solido per Kim Ki-Duk.

    leggi la recensione completa di alan smithee
  • Kim-Ki-Duk prosegue con ferrea coerenza lungo una strada imboccata da tempo, il suo Paese gli offre pretesto e scenari, ma quello di cui parla è l’uomo tout court, la latitudine non fa la differenza e mezzi e mezzucci per prevaricare, violentare, umiliare e tiranneggiare sono la vera, unica lingua universale che unisce razze e Paesi.

    leggi la recensione completa di yume