Regia di Joel Coen vedi scheda film
Uno dei migliori dei Coen, senza una sbavatura e senza quei vezzi che putroppo abbondano a intervalli regolari nelle loro ultime produzioni (un film serio, una bufala, un film serio, una bufala,ecc).
Byrne fa il cavaliere con qualche macchia, à la Raymond Chandler ma più spietato, le sue scelte sono raccontate allo spettatore in modo limpido come poche altre volte è stato fatto al cinema (consiglio a tutti i racconti di Ethan Coen, da cui spunteranno come funghi i loro film degli ultimi vent'anni). La trama non è così complicata, richiede solo un po' di attenzione che si trasformerà in una tensione inaudita grazie anche al miglior Turturro di Sempre. Non è intellettuale, è ironico. Provate a guardare questo "Miller's Crossing" e poi Roger Rabbitt, in realtà alla distanza emergeranno delle inquietanti assonanze...
Alta tensione tra bande rivali, una partita a scacchi con la morte tra il boss Leo(Finney), il braccio destro Tom (Byrne), il piantagrane Bernie (Turturro) e i soliti italiani.
Il titolo italiano
Coen D.O.C.
Faccia da poker con o senza cappello, buster (nel senso di "buon incassatore"). Un paio di volte sgrana gli occhi.
In gran spolvero, riprende addirittura l'antico piglio acrobatico di Tom Jones
Una marionetta di sè stesso, esprime un talento gigantesco che si riverbera anche quando non è sullo schermo.
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