Un film di transizione che sa cosa non vuole più ma non ha ancora ben chiaro cosa dovrebbe essere, un film ambizioso e, in parte, spettacolare ma anche molto lontano dallo spirito visionario che aveva contraddistinto il film originale.
Una storia di affetti incrociati, un'ode alla solidarietà di incredibile delicatezza. L'attachement, diretto da Carine Tardieu e tratto dal romanzo "L'Intimité" di Alice Ferney, è un film bellissimo e poetico
Un road movie con tutte le carte in regola per piacere e farai apprezzare, forte anche di tre personaggi protagonisti che riescono a catturare lo sguardo e a mantenere l'attenzione.
Isabel Coixet rispetta il mondo che ha circondato, protetto e amato Michela Murgia e Roma diventa la vera co-protagonista di questa complessa storia d’amore in un film che ha tantissimi echi morettiani.
Tanti film sulla carta. Molti film sotto la soglia. E quello che proprio andrebbe visto sul grande schermo di schermi ne ha pochissimi. Un errore di sistema, ripetuto.
Film politicamente “a-politico” e straordinariamente maturo. Dannatamente attuale, purtroppo. Colonna sonora ottimamente asservita allo scopo e direzione impeccabile per un film che, a mio avviso, meritava più di quanto raccolto, ovvero nulla.
Il celebre attore è cantante francese Franck Dubosc esordisce in regia con una commedia noir che - nello stile frizzante ed ironico, condito da sprazzi pulp - cerca di ripercorrere i sentieri del thriller ironico ed efferato dei fratelli Coen
Un road movie, di formazione, italiano, autentico. Commovente, a suo modo. Simpatico e psicologicamente istruttivo. Ben recitato e diretto, bel ritmo. Poco più di un’ora e mezza in cui non annoia mai. Si ride spesso. Si sorride spesso.
Essendo un esordio, la regista merita fiducia dopo un film in cui si poteva sbagliare parecchio e in cui invece, con la delicatezza usata con arte e buon senso, ha illustrato con sensibilità la crescita mentale e morale di una ragazza in una storia comune
C'è molto amore nei cinema di questa settimana: romantico, lovercraftiano, perseguitato, per sé stessi, per degli sconosciuti. Accomodatevi e sceglietene uno. O tutti.
Dopo un avvio scoppiettante e un ritmo capace di sostenere il peso degli eventi per circa metà del film, nella seconda parte si assiste a un totale sfibramento: i registi sembrano perdere la bussola, procedendo a tentoni verso il finale
Il cinema-derma di Together non sfiora i massimi sistemi e rimane in superficie. Ma lo fa più che benino, senza quasi mai essere... superficiale, badando al sodo, "bypassando" la morale e "scontrandosi" con l'etica.
Con leggerezza, tenerezza e lieve distacco Carine Tardieu dirige una pellicola che ci interroga sulla natura dell'amore e dell'attaccamento emotivo. Bruni Tedeschi in un ruolo che le calza a pennello è decisamente convincente
Nascite, morti, sesso, decisioni, tradimenti, accadono tutti e sempre dietro le quinte, sottoterra, negli anfratti, nei doppifondi e dietro alle pareti, nei deserti, nei conventi.
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