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Festival del cine español. Roma-Milano, Maggio 2016.
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Si è da poco concluso il Festival del Cine Español de Málaga, rassegna ufficiale e importante del cinema spagnolo e latinoamericano da cui è uscito recentemente il capolavoro di Daniel Guzmán, A cambio de nada (2015). A vincere la Biznaga de Oro della 19° edizione del festival malagueño è Callback (2016) diretto da Carles Torras e ambientato in una New York decadente dove il protagonista, il cileno Martín Bacigalupo, un cristiano evangelico che lavora come operario per una ditta di traslochi, è l’esempio dell’insuccesso degli stranieri che arrivano in America per coronare i loro sogni. Callback, era, per quanto dice la stampa, la scelta più difficile e arrischiata per la giuria del festival, mentre il catalano La propera pell – La próxima piel (2016), vincitore di ben cinque premi tra cui il gran premio della giuria, quello della critica e quello per la miglior attrice a Emma Suárez, sembrava essere la scelta più lineare. Stupisce e strappa applausi questa scelta non convenzionale.

Finito un festival ne parte un altro. In Italia. A Roma dal 5 al 10 di maggio, a Milano dal 27 al 29 maggio e a Trieste il 30 e il 31, più alcune tappe tra Torino, Trento, Perugia e Bergamo (più dettagli al link del Festival: http://www.cinemaspagna.org), va fortunatamente in scena il Festival del cine español alla sua felicissima nona edizione.

Registi, attori, sceneggiatori e tecnici vari del cinema spagnolo stanno marciando inesorabili verso la vetta dell’industria europea. Pur giocando su territori prettamente americani – come il genere – il cinema spagnolo non li scimmiotta, bensì li risemantizza e li rielabora secondo il proprio codice culturale. Questo ha permesso, dal 2000 ad oggi di costellare il mercato mondiale di pellicole di indubbia professionalità sia artistica che tecnica, oltre che di opere dalle tematiche e dal linguaggio universali.

I titoli sono diversi, uno più interessante dell’altro. Riflettori puntati sul gioiello malagueño firmato da Daniel Guzmán, A cambio de nada, vincitore morale dei Goya 2016, narrazione realistica e toccante, tra cine quinqui e romanzo di formazione, di un adolescente a un passo dal baratro, alter ego dello stesso regista, interpretato dall’ottimo e trascinante Miguel Herrán.

Passati anche in lingua italiana proprio nelle scorse settimane, ora si possono apprezzare in lingua originale anche il toccante Truman di Cesc Gay (2015), vincitore degli ultimi Goya, con Ricardo Darín e Javier Cámara, e l’adrenalinico El desconocido (2015), thriller dalla vena politica, non pienamente riuscito, ma ugualmente spettacolare e sempre un passo avanti rispetto i pari categoria europei.

Completano la rassegna Isla bonita (2015) di Fernando Colomo, El hombre que quiso ser Segundo (2015) di Ramón Alós, Hablar (2015), film corale con cast stellare diretto da Joaquín Oristrell, e infine Güeros (2015), film messicano diretto da Alfonso Ruizpalacio, manifesto del novísimo cine mexicano, premiato alla Berlinale nel 2015, un road movie di formazione teso a cantare la giovinezza attraverso il suo impeto indomabile.

Mie recensioni:

A cambio de nada:

//www.filmtv.it/film/83542/a-cambio-de-nada/recensioni/845665

Truman:

//www.filmtv.it/film/77760/truman-un-vero-amico-e-per-sempre/recensioni/857813

El desconocido:

//www.filmtv.it/film/77760/truman-un-vero-amico-e-per-sempre/recensioni/857813

 

trailer de A CAMBIO DE NADA.

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