Il semaforo nasce come momento di pura evasione. Non c’è critica né approfondimento ma solo la sana e consapevole libidine di ciarlare del nulla, di sfogarsi di seguito ad un’intensa settimana cinematografica fatta di uscite in sala, film in televisione, dichiarazioni sui giornali ed inevitabili polemiche. Ogni fine settimana film o personaggi saranno presi di mira o premiati per qualcosa che li riguarda. Il meccanismo è semplice: tre semafori rossi per qualcosa da bocciare, tre gialli per qualcosa che ci ha lasciati perplessi e tre verdi per qualcosa da premiare. In più, ai semafori potrebbero aggiungersi anche due pass speciali, uno positivo chiamato All Access e uno negativo denominato No Entry, concessi in via del tutto eccezionale a chi si è distinto notevolmente per un verso o per l’altro. Nello spazio commenti, chiunque può contribuire a dire la sua durante l’arco della settimana e vedere il weekend successivo la propria osservazione passare sotto i riflettori per un confronto più ampio.

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Jodie Foster: L'attrice e regista premio Oscar è pronta per tornare dietro la macchina da presa. Dopo un periodo di tempo in cui è stata defilata per motivi strettamente personali, la Foster si appresta a dirigere Money Monster, un thriller con protagonisti George Clooney e Julia Roberts. La trama racconta di una star della tv (nonché guru di Wall Street) che viene presa in ostaggio durante un live show da una persona a cui ha fatto perdere ogni cosa. Jodie, ti aspettiamo.

Sarà un Paese: Lodevole è l'impegno con cui Distribuzione Indipendente ha portato in sala la docufiction di Nicola Campiotti per il 25° anniversario della carta dei diritti per l'infanzia dell'Onu (firmata il 20 novembre 1989). E lodevole è l'impegno del giovane Nicola, figlio del regista Giacomo (la cui serie Braccialetti rossi sta vivendo nuova fortuna grazie al remake Usa interpretato da Octavia Spencer) e della ufficio stampa Nicoletta Billi.

Madonna: La regina della musica pop nonché attrice e regista si appresta a ritornare sulle scene grazie a un nuovo album di inediti. nel frattempo, però, si chiede come mai una sua foto a seno nudo sia finita inevitabilmente censurata. Con l'ironia che la contraddistingue, Madonna ha pubblicato lo scatto prendendosela con il bigottismo dei censori e chiedendosi come mai 'il sedere sì e il seno no'. Ovvio il riferimento (neanche troppo velato) allo scatto della cantante Kim Kardashian che sta facendo impazzire il web.

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Gaetano Varcasia: Per molti il suo nome non dice nulla. In tanti, però, conoscono la sua voce: Topolino per molti anni, James Potter (il papà di Harry), il John Turturro di Il colore dei soldi, lo Spike Lee di Fa' la cosa giusta, il Robert Downey jr. di America Oggi e il John Goodman di Breaking Bad devono a lui il "loro" italiano. Varcasia si è spento all'età di 59 anni la scorsa settimana a causa di un brutto male e a noi piace ricordarlo, sottolineando come quello del doppiaggio sia un mestiere per certi versi "infame": non regala la giusta notorietà a chi lo esegue.

Addio al linguaggio: L'ultima fatica di Godard aveva spaccato a metà la critica all'ultimo festival di Cannes. Il nostro distributore (miracolo che ne abbia uno da noi) ha però deciso di farlo uscire solo a Milano, Torino, Firenze, Bologna e Roma. Il resto d'Italia non lo avrebbe capito?

Faber in Sardegna: Si terrà domenica 23 a Roma l'anteprima nazionale del documentario di Gianfranco Cabiddu dedicato a un inedito Fabrizio De André e incentrato sul rapporto del cantastorie genovese con la Sardegna, che lo vedeva spesso nei panni del contadino e dell'allevatore. Ci chiediamo come mai nessun festival si sia fatto avanti per la presentazione: perché a Torino, ad esempio, vedremo Lucio Dalla e non De André?

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Bill Cosby: Celebre per il personaggio di papà Robinson, l'attore americano non sta attraversando un buon momento. Su di lui e sul suo viso da piacione piovono infatti accuse di stupro a non finire. L'ultima proviene dall'attrice Louisa Moritz (era la Rose di Qualcuno volò sul nido del cuculo), che racconta di un rapporto orale forzato anni e anni fa. Quando si dice "mai fidarsi delle apparenze"...

Ryan Gosling: L'attore e sex symbol diventato da poco papà e ritornato sul set con The Nice Guys se l'è vista brutta nei giorni scorsi. Il motivo? La ventottenne Grace Marie del Villar, sua cotta ai tempi del liceo,ha pensato bene di trasformarsi in una stalker, convinta che lei e Ryan dovessero riallacciare le fila di una relazione mai nata. Minacce e incursioni nell'abitazione dei Gosling hanno spinto la polizia e la magistratura a intervenire: il fenomeno dello stalker non andrebbe mai preso sottogamba e, come dimostrano le cronache, riguarda tanto gli uomini quanto le donne. Non esitate a denunciare le molestie, anche se apparentemente innocue o innocenti.

Romina Power: L'ex moglie di Albano è tornata prepotentemente sulle scene. Sia per i concerti tenuti insieme al mito di Cellino sia per le sue esperienze cinematografiche. Al cinema la stiamo infatti vedendo nel "capolavoro" Il segreto di Italia - passi il tema (l'uccisione dei fascisti da parte dei partigiani) ma la realizzazione no - ma Romina ha tenuto a ricordare di avere rifiutato una parte in C'era una volta in America perché avrebbe dovuto girare una scena di sesso con Robert De Niro. Fessa, verrebbe da dire.

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Mickey Rourke: L'ex sex simbol di Hollywood è avvezzo a cambiarsi spesso i connotati ricorrendo alla chirurgia estetica. Per la nuova trasformazione, ha pensato invece di crearsi un bel tam tam mediatico intorno: per cambiar faccia (siamo ironici, eh), ha deciso a sessantadue anni di riprendere la sua carriera di boxeur e di sfidare sul ring il campione ventinovenne Elliot Seymour. Meno silicone, per essere diplomatici, avrebbe fatto meno danni al cervello.

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Fatelo al buio: No, non è un consiglio della nonna per vincere la timidezza sotto le lenzuola. Trattasi della raccomandazione del ministero dell'ambiente tedesco che, per invitare tutti a risparmiare energia elettrica, propone di spegnere le luci quando non servono. Con un senso dell'humour lontano ai figli della Merkel, il Ministero ha pensato di realizzare uno spot che gioca la carta del sesso. Non ci credete? Guardate pure e non rimaneteci come i crucchi.

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