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FESTIVAL DI LOCARNO 2014 - L'importanza di esserci....o non esserci...(ancora)...
di alan smithee ultimo aggiornamento
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Morgan Freeman, Scarlett Johansson

Lucy (2014): Morgan Freeman, Scarlett Johansson

Eccoci! Ci siamo anche quest'anno per la 67esima volta, e per Alan alla sua seconda esperienza festivaliera sulle rive del lago.

Locarno apre i battenti questa sera ed inaugura, con un roboante "Lucy" di Luc Besson, la sua maratona al contrario del tutto prestigiosa e d'autore, composta da 17 film che concorrono innanzi tutto ad aggiudicarsi il Pardo d'oro nella rassegna principale, ovvero il Concorso Internazionale, per lasciare spazio alla tradizionale e piu' "populista" Piazza Grande, che raccoglie ogni sera, come anche questa sera, in 16 proiezioni all'aperto, migliaia di spettatori con film in qualche modo piu' rappresentativi delle varie sezioni; e poi ancora e' la volta di Cineasti del Presente, concorso dedicato alla scoperta di nuovi talenti, con 15 opere in lizza, di Sign of Life, la nuova rassegna sul cinema "di frontiera", il Fuori concorso che ospita i maestri più acclamati, dei corti accolti ne I Pardi di domani, le retrospettive, come quella dedicata ai capolavori della Titanus, l'Histoire du Cinema,  Open Doors, una finestra aperta sull'africa centro-settemtrionale e tanto altro.

Cinema d'estate insomma, nel cuore dell'estate, alla faccia di chi (e noi italiani ne sappiamo qualcosa) lo crede morto quando fa caldo, in una location turistica che abbina eventi mondani, sport, divertimento, ad appuntamenti anche arditi come avverra' presto con la presenza del titanico, infinito eppure magnetico Lav Diaz, evento o minaccia filippini di questo festival, a seconda dei punti di vista.

Un pubblico appassionato e composto, educato ma curioso, generoso nel riuscire a dimostrare con classe e partecipazione il proprio calore per opere spesso in anteprima internazionale assoluta - che come tali cominceranno qui dal Canton Ticino a mostrarsi al mondo, girandolo in lungo ed in largo ognuno diretto ad un suo pubblico, piccolo o grande che sia - affolla questa sera la ormai celebre piazza di Locarno.

Un centro storico meraviglioso, gremito di posti a sedere che per tanti che siano, son sempre troppo pochi rispetto alla domanda crescente e mai sazia di nuovemrichieste, e gia' luogo i giorni passati di due proiezioni da "prefestival", una dedicata al primo Indiana Jones, l'altra de I 400 colpi di Truffaut, presente tra i film culto necessari ad omaggiare col premio alla carriera l'attore Jean Pierre Leaud, ovvero l'Antoine Doinel cresciuto letteralmente, fisicamente ma non solo, con l'opera del grande autore della Nouvelle Vague.

Mi piacerebbe raccontarvi che sono in coda davanti a quello stupendo centro cittadino quasi irreale tanto risulta perfetto ed organizzato; ora, si proprio ora, alle ore 21 del 6 agosto, nel tentativo per nulla scontato di guadagnare il mio agognato posto a sedere per la proiezione inaugurale di Lucy. Il film di Besson, autore talentuoso e spregiudicato che inebria e preoccupa assieme, a causa forse di una sua fama troppo imprenditoriale che da anni caratterizza un individuo che possiede talento cinematografico innegabile, ma anche un fiuto per il business che spesso appanna la sua indiscutibile creativita' artistica, come peraltro dimostra la sua alquanto discontinua carriera registica, o ancor piu' la sua decisamente mediocre collezione produttiva di blockbuster senz'anima, usciti fuori uguali come cloni lungo tutto l'ultimo ventennio.

Mi piacerebbe, dicevo prima....ma non posso farlo, perche' a Locarno non ci sono....o non ci sono ancora per l'esattezza: ma ci saro' presto, e da lassu' cerchero' di raccontarvi piu' che potro', magari giorno per giorno, di tutto cio' che avro' modo di visionare durante quella che si annuncia come una nuova abbuffata cinematografica esaltante.

Questo tuttavia non vuol dire che, dal Far West italiano da cui provengo, io non abbia avuto modo di vedere, nella provvidenzialmente vicina Francia, l'anteprima dell'ultimo film di Besson, da oggi in tutti i cinema del paese francofono nostro confinante.

locandina

Lucy (2014): locandina

E Lucy appare, specialmente nella sua prima concitata parte, qualcosa di piu' di quello che, chi come me da tempo ha imparato a diffidare dei vezzi ammaliatori di Besson, si puo' maliziosamente aspettare.

Una bionda mozzafiato, una valigia dal contenuto misterioso e dall'apertura a codice segreto; un amico ingenuo che incastra la ragazza costringendola a consegnare l'oggetto ad un estraneo all'interno di un lussuoso hotel: ed ecco che la sexy e bellissima Lucy (guarda caso omonima della prima genitrice dell'umanita', battezzata con quello stesso nome dai suoi scopritori e studiosi) si trova tra le grinfie di uno spietato boss di Taipei, (e' proprio lui, l'inquietante e strafatto Choi Min-sik, qui pazzo ed assassino quasi quanto in I saw the devil o Old boy) che trova modi opportuni per fargliela aprire al fine di verificarne il contenuto.

Min-sik Choi

Lucy (2014): Min-sik Choi

Contemporaneamente (ed astutamente) la storia segue la conferenza che un luminare specializzato in scienza dell'evoluzione (un rassicurante Morgan Freeman) sta tenendo a Parigi, esibendo senza remore una sua interessante seppur bislacca teoria sulle potenzialita' inespresse in capo alla mente umana, utilizzata, secondo lo scienziato, solo per un 10% delle sue effettive possibilita' da parte degli esseri umani, e per percentuali ancora inferiori da parte delle altre specie viventi.

Questa seconda vicenda ci riporta a quella principale, con la povera Lucy costretta nel ruolo di "mula" trasportatrice nel ventre di una sostanza stupefacente potentissima in corso di lancio sul mercato.

Ma quando il pacco costretto a forza nel ventre della protagonista si rompe a causa di una violenta colluttazione, per Lucy gli effetti della droga nel corpo troveranno strada fertile per sviluppare nel cervello della vittima le gia' accennate potenzialita' inespresse in una mente ordinaria.Con effetti micidiali ed apocalittici.

Scarlett Johansson

Lucy (2014): Scarlett Johansson

Strutturato e congegnato come un action forse anche prevedibile, ma concitato, di gran ritmo, con corse in auto e scontri nel traffico cittadino degni del piu' truzzo Transporter, Lucy e' un (dis)onesto ma godibile thriller che riporta alla ribalta le donne eroine di Besson, quelle che sfoderano i connotati piu' virili e micidiali quando le circostanze le mettono alla prova: siano esse killer costruite a tavolino come Nikita, o bimbe toste con piantina sottobraccio al seguito di Leon,  addirittura icone storiche come Giovanna D'Arco: donne apparentemente qualunque che riescono a farsi strada nel mondo della fantasia o della storia tramandata sino a noi, con le consuete  necessarie edulcorazioni che il cinema puo' prendersi il lusso di utilizzare senza risparmio.

La storia si sviluppa alternando acrobazie e sparatorie efferate a fanta-teorie anche affascinanti in base alle quali la mente umana, impegnata ed utilizzata in percentuali piu' adeguate, riesce ad impadronirsi completamente dell'uso dei cinque sensi e di altri ncora, sconosciuti fino ad ora, sfidando leggi inconfutabili della fisica come la gravita' o altri dogmi, ed arrivando ad enunciare che i numeri, le misurazioni, le formule e tutto quanto attiene alla matematica piu' elementare, non sono altro che metodi posti dall'uomo per regolare la propria intelligenza al minimo indispensabile per elevarsi dalla base animale! rifuggendo e scampando pericoli insiti nell'esercizio della piena forza cerebrale.

 

Scarlett Johansson

Lucy (2014): Scarlett Johansson

 

Raggiungendo utilizzi di materia cerebrale da eletti, l'uomo perde la cognizione o il limite dello spazio ed il fattore "tempo" rimane l'unico elemento fondamentale e distintivo dell'esistenza, unico limite invalicabile e costante.

Certo poi la vicenda, nel tirare le somme di una storia che nasce anche con certe ambizioni, finisce per svilirsi nella solita e piatta distribuzione a pioggia di effetti speciali che supportano banalmente o semplicisticamente soluzioni certo difficili da esplicitare visivamente, frutto di un utilizzo forsennato della fantasia e dell'immaginazione.

Scarlett Johansson, gia' aliena misteriosa nell'ambiziosissimo ma poco riuscito Under the skin, e dopo essere stata la voce sexy e trainante del commovente Her, sempre incentrato sulle potenzialita' cerebrali evolute, e' da tempo l'attrice del momento, bella, sexy, moderna, burrosa ma agile, con un timbro vocale strepitosamente avvenente e coerente con la perfezione fisica con cui riesce a farsi apprezzare da chiunque a questo mondo, e forse pure altrove, bellezza-regalo e simbolo di qualcosa di perfettamente riuscito, frutto di un felice compromesso di una natura che sa essere a volte benevola ed ispirata.

Scarlett Johansson

Lucy (2014): Scarlett Johansson

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