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È di nuovo il momento di un supereoe Marvel. Questa volta si tratta di Venom, nato negli anni Ottante e noto per essere uno dei principlai antagonisti dell'Uomo Ragno. Qui però si racconta della sua genesi, ovvero di come il giornalista militante Eddie Brock viene contaminato da un organismo alieno che prende il controllo del suo corpo, trasformandolo in qualcosa di superpotente. Nel cast Tom Hardy, nella parte del protagonista, e un maniplo di volti celebri, da Woody Harrelson a Riz Ahmed, da Michelle Williams a Reid Scott e Jenny Slate. 

Il mondo all'incontrario. Nel nuovo film d'animazione in arrivo il prootagonista è infatti un piccolo yeti, che vuole dimostrare agli abitanti del suo villaggio segregato tra i ghiacci che quegli strani leggendari esseri dai piedi piccoli - gli umani - esistono davvero.

Dal regista svizzero Denis Rabaglia una commedia grottesca con Diego Abatantuono nei panni di un professore universitario che salva la vita a un killer il quale si sentirà poi in dovere di sdebitarsi, offrendogli di eliminare un suo nemico a piacimento. Il problema sarà decidere chi fare fuori. 

Lui sta per ricevere il Premio Nobel per la letteratura, lei è la donna che gli è stata a fianco tutta la vita, invisibile. E con un segreto che non le sta più in petto. Il film dello svedese Björn Runge assolda alcuni celebri attori - tra i quali spiccano Glenn Close Jonathan Pryce - per portare sullo schermo il libro di Meg Wolitzer, una vera e propria celebrazione della femminilità, della scoperta di sé e della liberazione.

Il nome di Florian Henckel von Donnersmacrk, regista di questo lavoro drammatico, è inevitabilmente associato all'Oscar per il miglior film straniero da lui vinto nel 2006 con Le vite degli altri. 

Anche questo suo nuovo lavoro ci riporta al periodo della divisione delle due Germanie raccontando l’intensa vita dell’artista Kurt Barnert (Tom Schilling) - dal suo amore appassionato per Elisabeth (Paula Beer), al complicato rapporto con il suocero, l’ambiguo Professor Seeband (Sebastian Koch) che, disapprovando la scelta della figlia, cerca di porre fine alla relazione tra Kurt ed Elisabeth.

Quello che nessuno sa è che le loro vite sono già legate da un terribile crimine commesso da Seeband decenni prima.

Commedia (minore) italiana con Nunzio Fabio Rotondo, Paolo Vita, Maurizio Mattioloi e Loredana Cannata che gioca con la vogue vegetariana e la passione degli italiani per il cibo, la ristorazione e le truffe. 

Un paese divenuto fantasma perché spopolato dal terremoto; un uomo che vi abita, solo come un fantasma, e tormentato dal ricordo della moglie morte, come fosse un fantasma. Eppure è solare il film di Pippo Mezzapesa con Sergio Rubini, perché il paese è del nostro sud e perché - nonostante tutto - c'è vita. Fosse anche una sola. 

Documentario su un curioso (ma comprensibile) fenomeno, per altro replicato anche in Europa pur se in contesti completamente differente: quello dei pensionati statunitensi che si sono trasferiti a Cotacachi, piccola città in Ecuador, attratti dal clima temperato e dal migliore potere d'acquisto del dollaro. Quella che fanno è però una vita che merita di essere raccontata: per i luoghi, le abitazioni, le scelte.  

Il cinema asciutto e intendo del turco Nuri Bilge Ceylan torna a bussare alle sale dei cinema italiani (non molti, in verità). Presentato  nella selezione ufficiale a Cannes, racconta di Sinan, un uomo che che sogna di diventare scrittore, pensando quindi al suo futuro, e che si trova invece trascinato come in un gorgo dal suo passato. 

Thriller drammatico di produzione indipendente italo-svizzera: il caso della scomparsa di un celebre atttore finisce tra le mani di un investigatore privato che scoprirà che i confini del suo coinvolgimento sono più ampi di quelli professionali.

A ottant'anni Silvano Agosti - preziosa voce fuori dal coro del cinema italiano - sente il bisogno di guardare al decennio compreso tra il 1968 e il 1978 cercando di ravvisare in quegli anni un momento epocale destinato a far parlare gli storici del futuro, così come oggi guardiamo alla Rivoluzione francese o a quella russa. 

Presentato fuori concorso al Festival di Cannes, un nuovo lavoro sulla figura di Papa Francesco, questa volta firmato da una mano eccellente: Wim Wenders. In sala fino al 7 ottobre. 

Film di fantascienza distopica in cui la terra si è trasformata in un terrificante mondo post apocalittico abitato da violente gang divise in fazioni. Dovranno attraversarlo Nina (Kate Bosworth) e Mike (Tyler Hoechlin), affrontando ogni pericolo.