Non me ne vogliano coloro che lo amano, ma... In questi giorni in cui "Il Festival" trionfa su ogni programmazione televisiva, spesso annullandola (benedetti digitale e satellitare che ora offrono qualcosa in più), il pensiero vola alle tristi serate passate seduto sulla poltroncina del cinema ad assistere a film musicali assolutamente indigesti (per me). Mai per scelta, naturalmente, ma per obblighi affettivi. Proprio come accade per il famigerato Festival in questione, grande baraccone colorato, chiacchierato, discusso, difeso, attaccato, tanto da essere addirittura svuotato del suo significato musicale primario. Quindi reso inutile. Ma essendo ormai un fatto di costume: da vedere assolutamente! Almeno per un membro importante della famiglia... E quindi, come la dichiarazione dei redditti, è una pena, a cadenza annuale, da espiare per il quieto vivere.
Ma proprio come le tasse, la sofferenza non si può ridurre ad una sola imposizione annuale. E qui si torna alla questione cinematografica, fatta di musical con titoli che, per ironica sorte, suonano come moniti per noi poveri martiri.
Titolo originale Fame
Regia di Kevin Tancharoen
Con Naturi Naughton, Anna Maria Perez de Tagle, Kelsey Grammer, Kay Panabaker
Lontanissimo dall'originaria serie televisiva, "Fame" è quella che toglie al povero spettatore inerme che deve forzatamente sorbire tale visione. La "Fame" è una brutta cosa.
Titolo originale Evita
Regia di Alan Parker
Con Madonna, Antonio Banderas, Jonathan Pryce, Jimmy Nail
Eppure gli amici me lo avevano detto: "Evita!. Evita proprio di vederlo questo polpettone". Ed io successivamente feci il solito proselitismo verso coloro che erano ancora liberi. Ma purtroppo non ci fu salvezza... Per nessuno.
Titolo originale Mamma Mia!
Regia di Phyllida Lloyd
Con Meryl Streep, Pierce Brosnan, Colin Firth, Amanda Seyfried, Stellan Skarsgård
All'uscita fu tutto un: Mamma mia che tristezza... Mamma mia che delusione... Mamma mia aiutami tu... Gli echi degli altri poveri obbligati accompagnatori alla mia esclamazione "Mamma mia se è stato duro resistere"
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