Ecco l'impero dei sensi
- Erotico
- Giappone, Francia
- durata 120'
Titolo originale Ai no corrida - L'Empire des sens
Regia di Nagisa Oshima
Con Tatsuya Fuji, Eiko Matsuda, Aoi Nakajima, Melka Seri
non voglio entrare nel merito della pur giusta citazione che fa STRANGERINWORLD, in prima istanza perchè non conosco l'articolo a cui si riferisca scritta da Pier Maria Bocchi, e poi perchè non mi interessa fare polemica. però certe cose è bene chiarirle, dato che, quando certe questioni vengono sbandierate ai quattro venti, me ne interesso sempre, perchè mi pare d'essere chiamato in causa, e assieme a me, molti altri. La questione, che immagino sia relativa a ciò che, ahinoi, un illuminista chiamò "pornografia", e che è invece l'Erotismo, non sta tanto nel significante, ma nel significato, e quindi nella Prospettiva delle cose, l'unica cosa che conti, come del resto la Fede. Non conta, difatti che io riempia un film di imamgini erotiche (welles, bontà sua, è un genio, ma anche i geni hanno i loro "punti di vista", e mi pare disdicevole confondere l'arte e la morale...che mi frega infatti che si sbronzasse o fosse un puttaniere, non c'entra certo col suo mondo artistico, ma questa è un'altra storia...)conta come lo faccio. La mia visione della realtà. Questo è il senso di ogni arte. Ricordo Lenny di Bob Fosse, in cu Hoffman, provocatoriamente, dice che farebbe vedere un film porno ai suoi figli anzichè Il re dei re (notoriamente film sul Cristo dei Vangeli) perchè nel primo il bambino vedrà solo l'amore, nel secondo scene di violenza, per quanto pilotate. Chiaramente, una provocazione. Ma, come si sa, tutta la vera arte è anche destabilizzante, almeno un po'. Arrivo dunque alla mia tesi, prendendo come esempio AI NO KORIDA (L'impero dei sensi) di Oshima. Un film stracolmo di sesso, un film tutto sesso (e vero) con tutto il campionario. Mi si dirà che, comunque è un film su una coppia (non è vero, dato che, prima dei coiti fra i due, assistiamo a una scena con un vecchio barbone, nell'uomo, e con la moglie dell'uomo da parte dell'attore) che rientra quindi in ciò che, se rimane "osceno" (altro strano aggettivo) è però canonizzato dal rapporto a due, che (dovrebbe essere) viatico della famiglia. Al di là delle implicazioni politiche del regista, prendo il film a livello strutturale. Il sesso è sesso, come tutte le azioni dell'uomo sono solo azioni, sono prive di morali. Se Nietzsche afferma che esistono solo interpretazioni morali e non azioni morali, ci siamo già risposti. La "colpa" che certi film, definiti comunemente "pornografia" siano non-artistici (tutto sta a volerlo affermare, meglio quelli di qualsiasi merdata di Muccino)è da imputare a chi la fa, perchè non la sa fare uscendo dal semplice selciato sessuale (che, di per sè, sarebbe immorale o turpe? anche qui, tutto da dimostrare) e in secondo luogo dal pubblico (parlo della massa) che non accetta di mescolare, come si dice, sacro e profano. Nelle religioni orientali si può fare l'amore con Dio, dato che esso è in tutto ed è tutto (da Krsna al Tao, questo mi pare inoppugnabile) perchè al di qua del Giordano non è possibile farlo. E poi, veramente, piantamola tutti con queste idiozie, e cerchiamo di fare di più l'amore, anche, e soprattutto, cominciano a volerci sul serio più bene. Ogni intenzione denigratoria a fatti o persone è puramente casuale. Alessandro Romano
Titolo originale Ai no corrida - L'Empire des sens
Regia di Nagisa Oshima
Con Tatsuya Fuji, Eiko Matsuda, Aoi Nakajima, Melka Seri
Titolo originale Ai no corrida - L'Empire des sens
Regia di Nagisa Oshima
Con Tatsuya Fuji, Eiko Matsuda, Aoi Nakajima, Melka Seri
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Regia di Nagisa Oshima
Con Tatsuya Fuji, Eiko Matsuda, Aoi Nakajima, Melka Seri
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