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L'ultimo buscadero

Regia di Sam Peckinpah vedi scheda film

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Grace Margaret Mulligan

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La recensione su L'ultimo buscadero

di Grace Margaret Mulligan
8 stelle

Junior Bonner è figlio di un ex campione di rodeo che ora coltiva il sogno di trasferirsi in Australia in cerca dell'oro. Ma anche la carriera di Junior è in declino.
Come Sam Peckinpah. racconta l'America non lo fa nessuno e mai nessuno ci riuscirà. Maestro della New Hollywood, P. ci regala ancora una volta una storia tutta pregna di quel candore misto disincanto che la rude provincia americana possiede. Desideri, illusioni, sogni infranti, sono loro le componenti di una provincia così innocente e pura ma anche ingenua, affezionata a rodei, pacchiane sfilate che celebrano quel sogno americano mai arrivato. Junior Bonner e suo padre sono quelli che il sogno l'hanno assaporato, ma per troppo poco, e per questo che amareggiati cercano di riprenderlo ma con l'amaro in bocca di chi ha sprecato troppo presto un'occasione.
Difficile ricostruire i cocci di una vita spesa a sprecare quel poco che ha saputo offire e ora è difficile reagire alla sua vendetta che si articola in delusioni, amarezze, sconfitte. Junior e suo padre sono due uomini americani che non credono alle staccionate bianche e alla berlina parcheggiata nel garage, sono uomini che credono al destino metà costruito dall'uomo e metà servito su un piatto di pessima porcellana fin troppo fragile. Questa però è l'america di Sam Peckinpah: l'america delle occasioni mancate, delle camice sgualcite e dei cappelli da cowboy bucati; dai jeans sdrucidi e polvere sui parabrezza di vecchie cadillac. E' un america vera, poco piacevole ma che esiste, e forse per questo ancora più bella.
Un buscadero non è altro che quel sogno americano mancato, un'occasione persa; non è altro che polvere, fango, vento secco e un gigolio dal suono metallico di una macchina arrugginita.
E c'è poco da dire su Steve McQueen, e su quella sua faccia sporca e sciupata di chi ha vissuto e bevuto troppo; occhi stanchi come due fuochi spenti che trascinano due gambe indolenzite ma che si muovono solo per riavere una rivincita. Vincere sulla vita e sull'America. Steve McQueen, Sam Peckinpah, sono loro la vera America, ma questa volta Dio non la benedirà.
http://tystnaden-silenzio.blogspot.com/2010/10/lultimo-buscadero-1972.html

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