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I trafficanti

Regia di Jack Conway vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su I trafficanti

di ethan
7 stelle

'I trafficanti' è una divertente satira del mondo delle agenzie pubblicitarie americane, molto in voga tanto all'epoca del film - 1947 - quanto adesso, che, ai tempi, usufruivano della radio come canale privilegiato per veicolare i loro tentativi di persuadere, con sketch spesso sciocchi e slogan banali, una fetta più ampia possibile del proprio pubblico.

Protagonista del film è Victor Norman (Clark Gable), un brillante e scafato pubblicitario che, alla fine, si ribella al borioso e facoltoso cliente dell'agenzia per cui lavora, il produttore di sapone di bellezza Evans (Sydney Greenstreet), versandogli una brocca d'acqua sulla testa, rinunciando al proprio posto per motivi di dignità personale; l'uomo è anche alle presecon 'problemi di cuore', che batte per la raffinata vedova Kay (Deborah Kerr) ma non disdegna la provocante bellezza di Jean (Ava Gardner).

Lo script (tratto dal romanzo scritto da Frederick Wakeman) di Luther Davis, da quanto ho letto, smorza le  componenti più caustiche ed eversive dell'opera letteraria, ma la regia di Jack Conway riesce ad imprimere un ritmo serrato nonostante gli inserti sentimentali, costruendo scene ricche di brio e dai perfetti tempi comici e ad ottenere un grande risultato dal lussuoso cast: oltre a un superlativo Clark Gable, che padroneggia il suo ruolo con grande carisma, primeggiano l'eleganza di Deborah Kerr, la sensualità di Ava Gardner e la grande bravura di tre caratteristi di prim'ordine come Sydney Greenstreet, nei panni dell'industriale presuntuoso che vuole che tutti si prostrino ai suoi piedi e gli obbediscano ciecamente, Edward Arnold, un agente rivale ma corretto di Norman, e Keenan Wynn, nella parte del comico dalla scarsa vena satirica Buddy Hare.

'The Hucksters', ossia I venditori ambulanti è un film profetico su uno degli aspetti più controversi dell'industria a stelle e strisce, disposta a tutto pur di raggiungere l'unico obiettivo che conta, cioè il profitto.

Voto: 7½.

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