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Animali notturni

Regia di Tom Ford vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Animali notturni

di axe
7 stelle

Una ventina d'anni dopo aver lasciato il primo marito Edward in favore di un altro uomo, con cui non c'è amore, Susan riceve dall'ex-coniuge il manoscritto di un libro a lei dedicato, che racconta la storia di un padre/marito il quale non è in grado di proteggere moglie e figlia da tre balordi incontrati per strada. Nel leggere questo scritto, la donna rimane segnata; trova in esso collegamenti occulti con la sua prima, complicata ed infelice relazione, della quale rielabora i ricordi; tracciando un bilancio della propria vita, si scopre piena di rimpianti. Amareggiata da questa consapevolezza, valuta l'opportunità di riallacciare il rapporto con Edward, fissando con questi un appuntamento, al quale, però, l'uomo non si presenta. Tre storie in una (passato e presente di Susan; i fatti raccontati nel manoscritto di Edward), i cui episodi sono alternati dal regista per raccontare di una donna, Susan, e del suo rapporto con il mondo che la circonda, tratteggiandola impietosamente. Il regista mostra come l'idealismo della gioventù sia stato spazzato via dalle influenze esterne - rappresentate dalla madre, una donna legata al culto delle convenzioni sociali, e dalla tentazione di una vita "borghese", di apparenze e benessere. Ciò portò la giovane donna ad abbandonare - nonostante già in quel momento sembrasse non essere pienamento convinta della bontà di tale scelta - il marito Edward, animato da pulsioni artistiche e veramente innamorato di lei, per sposare un uomo ricco ed abbracciare pienamente lo stile di vita che la tentava. La Susan "moderna" è benestante, ma assolutamente non felice; non ha trovato l'amore, e percepisce l'aridità morale dell'ambiente che frequenta. La stessa arte con la quale si trova a contatto - è una gallerista - è simbolicamente mostrata come sterile e manieristica, rispetto quella dell'ex-marito scrittore, che arriva a sconvolgerla. Susan sembra aver sempre saputo tutto ciò; la lettura del romanzo, che racconta di un uomo incapace di proteggere la propria famiglia, e poi di portare a termine la vendetta, perchè prigioniero della propria idea di giustizia, la porta a maturare una nuova consapevolezza di ciò. Ma fino a che punto, questo è voluto dall'Edward di venti anni dopo ? Potrebbe essere, quella dell'ex-marito, una sottile vendetta organizzata contro una donna che non vede da anni ma di cui sembra sapere molto, coronata dal non volerla poi rivedere, o più semplicemente, un tributo ad una persona che, nel male, o anche nel bene - venti anni possono aver cambiato anche le prospettive di Edward - ha segnato la sua vita ? Probabilmente, nel romanzo da cui è tratto il film, questo aspetto emerge con maggiore chiarezza; da quanto ho visto, a me è sembrato che Susan avesse letto nell'opera di Edward, ciò che ella stessa inconsciamente cercava, un'attestazione degli errori commessi in passato. Certamente, anch'ella, come Tony, il protagonista dello scritto di Edward, si è trovata ad anteporre convenzioni sociali al sentimento più sincero. Ma le similitudini tra le due vicende non vanno oltre, e la conclusione non mi sembra scontata. L'assenza di Edward all'appuntamento con la donna, speranzosa di rinconciliarsi con il passato - e con sè stessa, è un dato oggettivo, ma il regista non ne spiega chiaramente i motivi, lasciando il finale aperto. La vita, le scelte ed i sentimenti di una donna raccontati in un'opera complessa, un dramma sentimentale all'interno del quale è "incastonata" una semplice vicenda poliziesca, il quale parla allo spettatore per simboli lasciando un certo spazio all'interpretazione personale.

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