Regia di Hannes Holm vedi scheda film
Mr. Ove è un signore corpulento e autoritario che dedica la sua vita al rispetto delle regole negli unici due ambienti sociali che frequenta: l'aggregato di linde villette dove vive e il cantiere ferroviario dove lavora. Il suo atteggiamento burbero gli garantisce qualche inimicizia ma la maggior parte dei personaggi che gli girano intorno non riescono a prenderlo sul serio: le sue osservazioni caustiche e le minacce di reprimende fanno sorridere sia gli attori sullo schermo che lo spettatore italiano che ha visto anche una sola volta nella vita il sangue che può scorrere in una riunione di condominio.
L'arrivo di una giovane e vivace famiglia multietnica nella villetta accanto e altri avvenimenti inaspettati turbano l'ordine surgelato in cui vive il protagonista; il calore umano della madre di origine iraniana e l'inettutitudine materiale del padre di famiglia rivelano allo spettaore già dopo pochi minuti di proiezione la strada che prenderà la pellicola, sino alla sua naturale conclusione.
Il soggetto del film non è particolarmente originale (ricorderete L'ospite inatteso) e lo svolgimento della trama non sorprende quasi mai, ma il film è pieno di grazia. La deriva fantastica che prende il film nei flashback che percorrono la vita del protagonista arricchiscono la descrizione del magro presente.
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