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Assolto per aver commesso il fatto

Regia di Alberto Sordi vedi scheda film

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La recensione su Assolto per aver commesso il fatto

di marcopolo30
3 stelle

Altro lavoro sordiano che partendo da un soggetto di prim'ordine si perde nel semplicismo di una realizzazione poco ispirata e in un minutaggio eccessivo. E nemmeno questa volta lo straordinario Sordi attore riesce a compensare i gravi limiti del Sordi regista. VOTO: 3

Lo scarto impietosamente abissale tra le doti del Sordi attori e i difetti del Sordi regista è cosa ben nota. E che un autore evidentemente privo di talento per la regia abbia diretto qualcosa come diciotto film è la riprova che l'Italia è sempre stato Paese di lacché e yes-men, perché altrove Albertone avrebbe prima o poi trovato qualcuno che gli avrebbe onestamente spiegato che quella del marchese del grillo era solo la sua parte in un film -peraltro splendido-, non il suo destino come uomo. V'è però una differenza di fondo tra i suoi primi lavori dietro la macchina da presa, quelli di fine anni '60 per intenderci, e quelli del periodo finale della carriera: i primi risultavano pesantemente moralisti, i secondi, includendo questo “Assolto per aver commesso il fatto”, erano invece zavorrati da un disarmante semplicismo. Quale tra questi due handycap sia più grave risulta ben difficile da stabilire. Ulteriore problema, comune a praticamente tutti i suoi film da regista, è l'abbondante, indigesto minutaggio, chiaro segno di incapacità di riassumere, di elidere, di alludere senza dire. Per strano che possa sembrare, l'Albertone autore era come quelle persone che -pur negate- si ostinano indefesse a raccontare barzellette ad ogni occasione, impappinanodsi e allungando a dismisura il racconto, con l'inevitabile risultato di far evaporare i giusti tempi comici. Tornando a questa pellicola, nello specifico, si narrano le gesta di Emilio Garrone, imprenditore rampante che, senza soldi né scrupoli, da la scalata a network radiotelevisivi sempre più grandi, creando in pratica un impero sul nulla. Il soggetto insomma è di prim'ordine. E in questo Sordi fu sempre molto bravo, segno che era un attento osservatore della realtà che lo circondava. E se si fosse limitato a cedere tali brillanti soggetti a veri registi, accontentandosi di interpretarli quei film, parleremmo forse ora di opere di tutt'altro livello.

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