Espandi menu
cerca
Made in France

Regia di Nicolas Boukhrief vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 316
  • Post 214
  • Recensioni 6401
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Made in France

di alan smithee
6 stelle

Francia a mano armata.

Un giornalista coraggioso e audace di nome Sam, riesce ad infiltrarsi in mezzo ad un gruppo di fanatici musulmani. Scopre che si tratta di giovani di buona famiglia, spesso cattolica, che, affascinati dalla lotta contro la perversione capitalistica occidentale, cercano in segreto, e all'insaputa delle rispettive famiglie, di farsi ammettere nelle frange estreme della Jihad, per essere utilizzati per missioni e attentati ai danni dei principali simboli della cultura e del vizio europeo e americano.

Diventando a questo punto un informatore della polizia, Sam si troverà a rischiare il tutto per tutto per arrivare al vertice di una organizzazione assai meglio organizzata e capillare di quanto si potrebbe, a prima vista, sospettare, e mettendo a repentaglio la propria incolumità, oltre che finendo coinvolto nell'organizzazione di un attentato dinamitardo la cui messa a punti finisce per scappargli di mano e rischiare di essere messa a punto in anticipo sul programma originariamente previsto e riferito all'Autorità.

Quinto dei sei film fino ad ora girati dal bravo regista specializzato nel noir, Nicolas Boukhrief (l'ultimo è La confession, i precedenti Gardiens de l'ordre, Cortex, Cash Truck, tutti visti recentemente e piuttosto interessanti, oltre a Le plaisir (et ses petit tracas), con Mathieu Kassovitz e Vincent Cassel, che invece mio manca all'appello), Made in France si sviluppa come un polar moderno e teso, di buon ritmo, non esente dalle note casistiche narrative sin troppo consuete del genere, ma in grado di rapportarsi schiettamente con una drammatica minaccia che nasce di facciata come religiosa, ma ha radici ancor più schiettamente culturali, alimentare da una intolleranza  che finisce sempre per ledere diritti e salute di masse innocenti ed inermi. Tra gli interpreti riconosciamo, per averlo già incontrato in diverse produzioni francofone, il rosso interprete Malik Zidi, piuttosto convincente ed efficace nel suo ruolo centrale di spia ed informatore. 

 

 
Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati