Regia di Ben Rivers vedi scheda film
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FESTIVAL DI LOCARNO 2015 - CONCORSO
“Il cielo trema e la terra ha paura, e i due occhi non sono fratelli” (letterale...): titolo più o meno comprensibile, certo molto affascinante, non c'è dubbio, almeno come i paesaggi delle alture aspre e rocciose dell'Atalante ove è ambientata l'avventura lavorativa e drammatica di un regista, impegnato a girare il suo film, e poi rapito da un gruppo di estremisti locali, picchiato, amputato, destinato a divenire saltimbanco e strumento di divertimento come pena del contrappasso per aver osato profanare luoghi e costumi di un mondo non suo. Il regista sperimentale inglese Ben Rivers si ispira, nel suo THE SKY TREMBLES AND THE EARTH IS AFRAID AND THE TWO EYES ARE NOT BROTHERS alle atmosfere di Paul Bowles e ad un suo racconto, per palesarci un viaggio da incubo dove la vittima diviene parte e complice di una rivendicazione crudele e orgogliosa di una civiltà contro un occidente che tenta, volontariamente o meno, di corromperne la purezza.
Un fantoccio rivestito di una tunica di lustrini ottenuti dai fondi di lattine, forse a dimostrare il luccichio invadente e corruttore della società delle false promesse e del profitto che uccide ogni ispirazione e autenticità. Narrativamente complesso come una sfida non facile, a tratti estenuante, il film tuttavia trasuda fascino e il corretto approccio contemplativo opportuno quando si cita anche solo a lontano il nome di Paul Bowles...con o senza té, di certo con il deserto come protagonista fondamentale. Un attore di carisma e notorietà avrebbe, una volta tanto, fatto la differenza nella parte del regista rapito e umilato. Personalmente ci avrei visto bene Stephen Dorff, che dopo il film della Coppola e quello di Eran Riklis, sembra perfetto per produzioni d'autore anche estreme e personali.
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