Regia di Luca Ronconi vedi scheda film
Impossibile, semplicemente impossibile: la missione che si prefigge in questo caso Luca Ronconi non è ardua, è semplicemente al di sopra delle possibilità umane. Inevitabilmente, però, il grande regista ce la fa: ma - faccenda non da poco - lasciando indietro parecchio del testo originale di Karl Kraus, un'opera di lunghezza infinita, dalla molteplicità di stili sorprendente e troppo a fondo inserita nella realtà sua contemporanea per poter rivelare appieno il suo potenziale 'esplosivo' (di denuncia politica e sociale, principalmente) al pubblico italiano in data 1991. Pubblico televisivo, peraltro, perchè dietro a questa trasposizione su pellicola del dramma teatrale c'è la Rai: operazione indubbiamente coraggiosa e che va elogiata quasi quanto l'idea del regista di mettere in scena un'opera tanto frastornante ed eterogenea. Fra gli attori in scena si possono citare Massimo De Francovich, Luca Zingaretti, Riccardo Bini , Mauro Avogadro, Ivo Garrani e Massimo Popolizio; il ritmo è frenetico e la linea narrativa labile, ma già lo era sulla pagina originale e, di certo, ancor di più lo è diventata asciugando il materiale di partenza fino a questo punto, nella sceneggiatura firmata da Ernesto Braun e Mario Carpitella (o almeno così si suppone: i due sono citati sui titoli di testa come autori della 'traduzione' da Kraus - qualsiasi cosa ciò significhi). Quinta e ultima regia di Ronconi per la televisione: una chiusura decisamente col botto. 6,5/10.
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