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Amityville: Il risveglio

Regia di Franck Khalfoun vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Amityville: Il risveglio

di undying
3 stelle

Fuori tempo massimo il decimo film (remake escluso) sulla dimora più sfruttata cinematograficamente in campo horror. Purtroppo questo, anziché restare confinato all'home video, ha trovato la via delle sale cinematografiche.

 

locandina

Amityville: Il risveglio (2017): locandina

 

112 di Ocean Avenue (Amityville, New York): è l'indirizzo nel quale si è trasferita Belle (Bella Thorne) assieme alla vedova mamma Joan (Jennifer Jason Leigh), la sorellina Juliet ed il fratello James, invalido ed in stato neurovegetativo. La nuova casa -acquistata sottocosto- è stata fortemente voluta da Joan, al fine di riservare una stanza spaziosa al figlio paralizzato. Bella è malvista a scuola e tutti la evitano finché un compagno di classe, Terrence (Manuel Meli), gli racconta il perché: i ragazzi sono spaventati dal fatto di sangue, con famiglia sterminata, avvenuto nel 1974,  compiuto da Ronald DeFeo proprio nella casa in cui vive Bella.

 

Bella Thorne

Amityville: Il risveglio (2017): Bella Thorne

 

Ci risiamo con Jason Blum e la sua purtroppo prolifica Blumhouse (qui in compartecipazione con la Dimension film) stavolta all'opera per demolire un classico, che può già vantare un numero impressionante di seguiti poco riusciti, destinati in gran parte all'home video: otto oltre un remake. Cioè a dire la novità qui non è di "casa". Tanto più con una sceneggiatura prevedibile e scontata che si intuisce fin da subito dove andrà a parare, facendo dell'invalido James l'ennesimo posseduto.

 

Bella Thorne

Amityville: Il risveglio (2017): Bella Thorne

 

Tutte le potenzialità di un soggetto sviluppato attorno al tema della mancata accettazione -da parte della madre- di una malattia irreversibile viene lasciato in secondo piano per favorire invece una serie di banalità e luoghi comuni che contribuiscono a rendere indigeribile questa tardiva emanazione di un filone ormai più che esaurito. La ricercata regia è l'unico aspetto positivo del film, e non è un caso visto che è stata diligentemente messa in atto da Franck Ange Khalfoun, cineasta le cui potenzialità dietro la macchina da presa erano intuibili sin dagli esordi avvenuti sul set di -2 Livello del terrore (2007) e, soprattutto, per la convincente prestazione data nella realizzazione del remake di Maniac (2012).

 

Bella Thorne

Amityville: Il risveglio (2017): Bella Thorne

 

Purtroppo altrettanto non si può dire del lavoro fatto in scrittura, sempre a sigla di Khalfoun. Per dare un'idea della superficialità dimostrata in questo settore basterà citare la scena che vede i due compagni di scuola tentare di "aiutare" Belle alla loro maniera. Come? Dopo averla terrorizzata dandogli da leggere il libro Orrore ad Amityville di Jay Anson, continuano ad infierire raccontando i dettagli della strage commessa da DeFeo, alle ore 3.15 di notte. Ma ancora peggio faranno, quando si presentano, proprio a quell' ora, al 112 di Ocean Avenue con tre dvd da visionare, contenenti: il primo Amityville diretto da Stuart Rosemberg nel 1979, il secondo capitolo diretto dal nostro Damiani e il remake del 2005. Per favore Blum, basta così! Non provarci più con l'horror, che tentativi ne hai fatti un po' troppi, a rischio e pericolo di noi, ignari -e tormentati- spettatori innocenti.

 

Amityville: Il risveglio (2017): Trailer ufficiale italiano

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