Regia di Jan Troell vedi scheda film
Interessante ritratto degli ultimi anni di vita dello scrittore norvegese Knut Hamsun. Bizzarra l'idea di affidare i ruoli principali ad attori svedesi e non norvegesi.
Ibsen a parte, Knut Hamsun è forse lo scrittore norvegese di maggior fama internazionale. Nato in una piccola comunità nel lontano nord del Paese nel 1859, divenne celebre per i suoi versi, i suoi racconti e i suoi romanzi, tanto da essere insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1920. La parte finale della sua esistenza (quasi centenaria) fu però segnata dalle accuse di collaborazionismo con l'invasore nazista e con il processo per tradimento cui fu sottoposto nel dopoguerra. Questo biopic dello Svedese Jan Troell si sofferma esclusivamente su quest'ultimo periodo, ricostruendo magnificamente il momento storico ma prendendosi delle libertà a dir poco bizzarre, quali scegliere due attori svedesi per i ruoli principali e farli anche recitare in svedese mentre tutti gli altri attorno (tedeschi a parte) recitano in norvegese. Davvero una stranezza non da poco. Max Von Sydow, ben invecchiato dal trucco, fa comunque la sua bella figura. Interessante nel complesso.
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