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Un Natale stupefacente

Regia di Volfango De Biasi vedi scheda film

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La recensione su Un Natale stupefacente

di FilmTv Rivista
6 stelle

È boom per i formaggi di mamma e papà. Questione di retrogusto: le capre brucano marijuana, ma loro non lo sanno, e i carabinieri, comunque, li rinchiudono in galera. O «Gallura», come viene fatto credere al figlioletto, accudito da «il fratello del fratello e il fratello della sorella», Lillo & Greg: il primo abbandonato dalla moglie estetista Minaccioni in favore dell’unto tatuatore Calabresi, il secondo goffo dongiovanni in guerra d’odio & amore con Ambra. L’obiettivo della gentil pochade? Mettere in scena, incollando questi cocci, una famiglia perfetta per il pubblico di assistenti sociali (Montanari e De Filippis, omosessuali repressi e bacchettoni) che vogliono il pargolo in istituto. E far riconciliare Lillo e mogliettina sua. Il film di Natale Filmauro, il cinepanettone D.O.C., come non te lo saresti aspettato: la commedia degli equivoci scoreggiona e regionalistica abbandonata per l’ironia surreale di Lillo & Greg, promossi protagonisti dopo i Colpi di...: si gioca con il linguaggio, con lo slapstick primitivo, con un trash demente, in cerca di un cinema non coattamente italiota, e al moralismo punitivo si preferisce la deriva fiabesca nell’assurdo, sostenendo sottotraccia coppie di fatto e una famiglia non biologica. Ma per reggere 100 minuti, se si sceglie di non costruire personaggi da commedia, se si vuole rinunciare a una scrittura forte, se si sceglie la via del comico, serve il ritmo incessante dei gag. Che qui stenta, come in Ogni maledetto Natale.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 52 del 2014

Autore: Giulio Sangiorgio

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