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Batman v Superman: Dawn of Justice

Regia di Zack Snyder vedi scheda film

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Barone Cefalu

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Batman v Superman: Dawn of Justice

di Barone Cefalu
5 stelle

DC Comics, come Marvel, entra nel caotico e sempre più affollato universo delle famiglie di supereroi, che convivono e collaborano allo stesso tempo. É un nuovo inizio per i due supereroi? O forse una possibile fine?

Vanno bene i dilemmi filosofici e religiosi che attanagliano fin dalla nascita i supereroi, ed in particolare Superman, evidente metafora del dio avvolto nei colori della bandiera stelle e strisce che salverà l'umanità, fragile e corrotta, dal male. 

E che dire di Batman, che dopo l'eccellente Nolan diventa personaggio sempre più chiuso, psicotico, ossessionato e, in questo caso, cieco (e che pipistrello sarebbe altrimenti?).
Dopo una breve introduzione, (ci tengo a dire di aver visto la versione Ultimate Edition di ben 3 ore), comincia il film vero e proprio che ha luogo 18 mesi dopo l'invasione da parte del Generale Zod. Si assiste alla distruzione di Metropolis, di palazzi tagliati in due come un coltello rovente nel burro, di macerie che piovono dal cielo sui cittadini inermi e disarmati; ma ecco che a tempo di record dopo un anno e mezzo la vita riprende normalmente, i grattacieli sono tutti lì, il Daily Planet con i suoi redattori, Clark Kent con i suoi occhialoni, Lois Lane sempre pronta a mettersi nelle situazioni più pericolose, tanto c'è il suo eroe a proteggerla. E scopro con raccapriccio che Bruce Wayne è loro vicino di casa, che Gotham dista una manciata di chilometri da Metropolis, tanto che da lì è possibile vedere chiaramente la luce del proiettore del pipistrello nel cielo. Vicino scomodo, perché Bruce Wayne era lì 18 mesi prima, nella vicina Gotham a raccogliere e salvare impiegati tra i calcinacci quando Zod con la sua astronave aveva pensato allegramente di evitare i semafori e passare direttamente attraverso i palazzi.
 
L'umanità è divisa in due, c'è ancora chi crede che Superman sia il salvatore, c'è invece, come Bruce Wayne, che crede che l'uomo d'acciaio sia solamente un alieno che porta disgrazie con se, altri alieni come lui. Il modo di agire di Batman in questo film si avvicina più a quello del Giudice Dredd, il rancore che porta dietro fin dall'infanzia lo porta a marchiare a fuoco i malfattori, come bestiame, per essere giustiziati o portati nel manicomio criminale di Gotham, Arkham Asylum, dove probabilmente verrà ambientato il seguito di questa pellicola.
Forte di questo sentimento popolare, Lex Luthor crea la trappola perfetta, fa in modo di screditare ancora di più l'eroe kryptoniano, rendendolo responsabile di una carneficina e creando (e minacciando) testimoni fittizi e deboli.
Inoltre recupera dai resti di una astronave utilizzata da Zod in fondo all'Oceano Indiano, un enorme pezzo di kryptonite, che userà per creare la sua arma definitiva contro Superman.
Ci sono altri elementi nella trama, ma non mi dilungherò oltre. 
 
Adesso, voglio dire con tutto il cuore, che bisogno c'era di questo film? La risposta è evidente. DC Comics ha cominciato ad osservare con invidia gli incassi dell'universo Marvel, si è fatta due conti in tasca ed ha pensato, perché non spolveriamo i nostri supereroi rimasti nel cassetto, la Justice League of America protrettrice dell'umanità dalle invasioni aliene? Bene, Batman vs Superman è il primo passo in quella direzione, l'apripista, che affianca ai due mostri sacri nuovi personaggi come Wonder Woman accennando pure a Flash, Aquaman e Cyborg.
 
Ma Superman e Batman, con tutto rispetto agli universi DC Comics e Marvel messi assieme, non sono personaggi da sacrificare così alla leggera. I personaggi Marvel ben si adattano al cinema "fumettoso" perché non hanno perso mai quella bidimensionalità, non hanno mai ottenuto l'aura, la sacralità dei due protagonisti del film. Attorno a Superman e Batman si è creato il Mito, abili registi ed attori hanno fatto il possibile per incarnarli, per creare attorno a loro un'aura rimasta inalterata, anzi che è riuscita a crescere negli ultimi anni. C'è voluto tanto tempo affinché Superman, e Zack Snyder dovrebbe saperlo molto bene, ritornasse a splendere dalla vecchia trilogia, e Batman è passato dai film ancora fumettosi di Burton agli ultrarealisti, di carne e sangue di Nolan.
Perché restituire la bidimensionalità a questi due eroi? È un precedente pericolosissimo, un passo che porterà indietro la storia filmica di questi due personaggi. Inoltre, un mito come Superman non dovrebbe convivere con un altro altrettanto forte come quello di Batman. Il rischio è di diluire, indebolire la loro aura, l'evocazione che c'è dietro, e rendere normale l'anomalia, perché di questo si tratta: un supereroe è una anomalia, variabile impazzita all'interno della vita normale del genere umano. 
 
Infatti in questo film i veri sconfitti sono loro due, personaggi bidimensionali incrostati in problemi filosofico morali già detti, ripetuti, freddi, pianificati a tavolino. Sono due fumetti senz'anima che vagano in un territorio estraneo, una MetroGotham o GothamPolis assurda, senza senso. 
Chi riesce a rubare lo scettro ai due litiganti? Ovviamente i personaggi di contorno. Jesse Eisenberg è un Lex Luthor apprezzabile. L'attore, e non mi stupirei che fosse così anche nella vita reale, riesce a dare al personaggio un nuovo tono psicotico, infantile, disturbato, logorroico e nerd. Ovviamente è un attore che non è dotato di una fisicità forte, ma la sua parlantina, il suo sguardo perso nella follia riesce a convincere. Anche Gal Gadot, la nuova Wonder Woman (molto wonder e molto woman anche nella vita di tutti i giorni) relegata a breve apparizioni, riesce a rubare la scena agli interpreti maschili. Solamente la sua presenza, il suo corpo statuario, lo sguardo fiero che denota una bellezza, appunto, sovraumana, bucano lo schermo e riescono ad indebolire più della kryptonite gli altri eroi.  
Mi dispiace che Snyder si sia prestato a questo gioco. Sono rimasto affascinato dai suoi precedenti Watchmen e L'uomo d'acciaio (stendo un velo sul caotico Sucker Punch), ed ancora non riesco a credere che il regista si sia prestato ad un'operazione così misera e rischiosa, chiaramente in termini cinematografici ma non di botteghino.
L'errore più grande, secondo il mio punto di vista, e voler dare e marcare una sacralità a Superman che già ha di suo, che già eredita dal passato, e non si vergogna verso la fine del film a citare anche una Deposizione dalla Croce, con tanto di Batman che porge il corpo inerme e martoriato di Superman con tanto di ferita al costato, a Lois Lane e Wonder Woman ai piedi come due delle tre Marie. 
 
Batman vs Superman non rappresenta solamente un film inutile e forzato, ma un pericoloso precedente che rende vano lo sforzo di registi del passato, da Donner a Nolan, che hanno lavorato per rendere un giusto omaggio ai due mostri sacri ed elevarne il mito.
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