La recensione su L'assistente sociale tutto pepe

"L'assistente sociale tutto pepe" diretto nel 1981
da Nando Cicero,non mi è piaciuto per niente.

La storia si svolge a Roma e racconta
che Nadia,è un assistente
sociale di particolare avvenenza che
viene spedita in un quartiere malfamato di una borgata.

La pellicola prodotta dalla Lotus Film si colloca nella
ormai famosa "Commedia scollacciata" e punta tutto
su una delle reginette del filone come Nadia Cassini,
che nel ruolo di protagonista assoluto da agio più
alle sue forme che alla recitazione,che è meglio sorvolare.

In cabina di regia figura uno degli esperti del filone
come Nando Cicero che punta fin troppo sulla Cassini,
che sembra addirittura uno "Spottone" su di lei
per farlo vedere all'estero e trovagli nuovi ingaggi,
e il regista sapendo che il fondoschiena dell'Attrice
piaceva a tutti lo inquadra costatemente,e poi siccome
che il Budget era risicatissimo quasi a costo zero,
prende i suoi spettacoli da cantante e le infila dentro
come suoi sogni e flashback della protagonista che
ha il sogno di diventare una Showgirl.

Ma non solo in uno di questi flashback
la sua superiore gli dice:

"Ma perché vuoi fare l'assistente sociale?
sposati un miliardario e  vai in America!"
che poi la Cassini così quasi ha fatto
perché si è sposata una sorta di sciecco e
si è ritirata dal Cinema per  questo ma anche
perché "era vista come un oggetto sessuale".

Questo le ha dette,dice la leggenda,
quando finì di girare "La dottoressa
ci sta con il colonnello" (o come diceva
lei coglionello),che ebbe discussioni
sul Set con Tarantini per questo motivo
e che gli inquadrava il fondoschiena,
allora considerato uno dei migliori
del pianeta,e ti chiedi dopo la visione
di questo Film come mai non se la presa
anche con Cicero prima e con Laurenti poi,
mah!misteri!

Comunque passando al Film non c'è molto
da dire,perché comincia appunto con un esibizione
canora della Cassini,preso da qualche suo concerto
dell'epoca,per poi cominciando subito con una doccia
di spalle,che era tipico del filone,per poi la principale
la chiama per andare a lavorare e si avvia nelle strade
di Roma con apprezzamenti della gente.

Insomma diciamo ci troviamo davanti a un prodotto
a costo zero che è ripetitivo,noioso e fa ridere poco,
nonostante la presenza di
Renzo Montagnani e Nino Terzo
che sono sottotono e spenti,
e il primo delude molto anche se
è sfruttato male,con una cornice fissa di scorregge,
e questo per mancanza di idee.

Nel Cast figura anche direi clamorosamente Irene Papas
nel ruolo della fata,e ti chiedi come sia finita qui dentro,
forse perché doveva pagare il mutuo.

Le pochissime cose che si salvano sono le musiche
di Andrea Lo Vecchio e la scena quando rubano
la reliquia in Vaticano che ha un odore di anticlericale,
e forse anche per questo passa poco in Tv,
dove appare il mitico Gigi Ballista nella parte
del Vescovo anche doppiato,il resto è
un nubifragio.

Poi figurano anche:

Yorgo Voyagis-Giovanni Vannini
e Fiorenzo Fiorentini.

In conclusione un brutto Film,
che era quasi alla conclusione
del filone e con i vecchi canoni
di questi,ma nonostante ho amato
il genere,è talmente noioso
e senza idee che non vedi l'ora che
finisce e ti domandi a dove ti sei imbattuto,
e intanto ti distrai con le forme della Cassini.

Il mio voto: 1,5.