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Colt 45

Regia di Fabrice Du Welz vedi scheda film

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La recensione su Colt 45

di chiesaman
3 stelle

Voto 7 sulla Scala Kàkaton.

Cast carino, con la carismatica faccia di culo Lanvin supportato (brevemente) dalla sempre splendida Taglioni e, disgraziatamente, dal Common, o 50Cent, fransé, tale Joeystarr tuttoattaccato (f.da cazzo compresa) miseramente sprecato per un film di merda che si guarda solo per vedere come va a finire, sperando che accada prima possibile. Per quanto riguarda l'aspetto metrico, si rimane piuttosto soddisfatti. Il resto è da tregenda.

 

Tipo la trama: giovine asso della mano armata (centra qualunque bersaglio con qualunque roba spari piombo) viene conteso fra Polizia Criminale, Anti-Gang e Servizi Molto Segreti. Nella prima comanda il suo padre spirituale, nella seconda una specie di zio e nella terza una joint-venture fra americani della Cia e nazisti mangiarane, rappresentati da un tizio cogli occhi azzurri che nel serial The Strain fa appunto il nazista. Lui non vuole lavorare per nessuno ma fa amicizia col negrazzo interpretato dal f.da cazzo di cui sopra. Tale tizio, si scopre poi, è un delinquente al soldo dei SMS per reclutare il nostro giovine ingenuo. Accadono delle sanguinose rapine con un sacco di morti. Il giovine finisce per collaborare con la Criminale. Ancora morti. Il giovine assiste all'omicidio della Taglioni. Rissa durante il funerale: qui il ricordo dello splendido 36 Quai Des O. di Marchal viene infangato fino a puzzare di pesce e sterco di maiale. Poi viene ammazzato lo zio adottivo, sempre dalla stessa banda. Come si sa? Usano i proiettili speciali che il giovane furbacchione andava progettando in segreto e che gli sono stati estorti dal negraccio cattivo. Come ci è riuscito, il malvagio?

Mandando un suo melatoninico compare ad aggredire il giovine. Da bravo poliziotto bianco fransé, egli accoppa l'aggressore ma invece di chiamare un altro pallido collega, si fida dell'infido ex-colono africano, finendo fottuto. Quando gli ammazzano pure il padre spirituale decide di vendicarsi, e ovviamente ammazza tutti a colpi di pistola. Finisce in galera con una condanna all'ergastolo (in Francia la giustizia funziona abbastanza bene) e qui viene reclutato finalmente dall'altro cattivone con gli occhi azzurri.

Il suo lavoro sarebbe quello di fare l'anti-terrorista in segreto. Ora, se considerate che per reclutare un antiterrorista ci sono voluti circa 20/25 cadaveri di cui una dozzina di poliziotti onesti, tralasciando danni materiali e feriti (e il traffico parigino congestionato), capite bene che questi dell'SMS non sanno fare molto bene di conto. Mi vengono in mente almeno una decina di metodi di reclutamento più efficaci e soprattutto civili, ma sono tutti narrati in film migliori di questo.

Da dimenticare di corsa.

 

Sorvolo sulla recitazione parrocchiale appesantita dall'indegno doppiaggio italiano, tanto la sceneggiatura fa così schifo che niente avrebbe potuto peggiorarla.

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