Regia di Edward Zwick vedi scheda film
L'ascesa nell'olimpo degli scacchi del paranoico e geniale Bobby Fischer. Tobey Maguire, il Peter Parker dello Spiderman di Raimi, produce e interpreta per la regia del Premio Oscar Edward Zwick (per la produzione di Shakespeare in Love), apprezzato dietro alla macchina da presa in film come Glory, L'Ultimo Samurai e Attacco al Potere.
Purtroppo la produzione decide di concentrare il fulcro del film sulla sfida in terra islandese tra Fischer e Spassky invece di giostrare il tutto sulla biografia del genio sregolato Fischer (solo in parte affrontata). La sensazione è che allargando il campo e proponendo la discesa nel baratro di Fischer il prodotto avrebbe beneficiato in fatto di caratterizzazioni.
Maguire, inoltre, non è troppo adatto al personaggio e la cosa non aiuta la riuscita finale. Il copione è più che sufficiente anche se a tratti ripetitivo. La paranoia, i capricci e i deliri di Fischer emergono, così come il clima da guerra fredda in auge al tempo dei fatti, eppure c'è la sensazione che non si sia massimizzato a dovere il materiale a disposizione. A differenza di altre operazioni del genere, il film non decolla e, anche sul versante incassi, delude. A fronte di un budget di 19 milioni recupera 6 milioni appena di incassi. Così e così, ma vedibile.
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