Espandi menu
cerca
Pelé

Regia di Michael Zimbalist, Jeff Zimbalist vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mm40

mm40

Iscritto dal 30 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 166
  • Post 16
  • Recensioni 10912
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Pelé

di mm40
4 stelle

Infanzia e adolescenza di un mito: Edson Arantes do Nascimento, detto Pelè, bambino povero brasiliano e poi ragazzino con la fissazione del calcio, che trascinerà, appena 17enne, il Brasile a vincere - contro ogni pronostico - il suo primo campionato mondiale in terra svedese.

 

Più che un film, un lungo videoclip, nel quale però la musica ha un ruolo secondario; Pelè - Birth of a legend è un lavoro girato con grande dispendio di mezzi e di competenze, per il quale la postproduzione e il lavoro in digitale contano molto di più delle riprese vere e proprie, comunque suggestive. Forse, il dubbio fondamentale è questo, lasciando più spazio alla realtà, alla verità, e calcando meno la mano sugli effetti speciali, l'opera sarebbe risultata più credibile (più attinente al suo spirito biografico-documentaristico, sicuramente) e più avvincente. Così com'è invece il film sembra realmente un infinito, patinato videoclip, farcito peraltro di ralenti all'inverosimile durante le (pure belle) scene ambientate sul campo di calcio; un catalogo di acrobazie e di gesti atletici ammirevoli, che però naturalmente finiscono per non rendere più di tanta giustizia alla verosimiglianza della storia. Il calcio del 1958 era più fisico - nel termine peggiore, quello al di fuori delle regole sportive insomma - di quello odierno, ma era anche uno sport più semplice, più libero, nel quale l'innesto della fantasia smisurata di un fuoriclasse come Pelè finì per scombinare ogni previsione, cambiare ogni prospettiva e consegnare allo sfavorito Brasile la sua prima coppa Rimet. Questo viene raccontato bene dal film di Jeff & Michael Zimbalist, ma il tono fiabesco e gli elementi patetici che sostengono la trama nella sceneggiatura scritta dagli stessi fratelli registi sminuiscono ulteriormente la portata di realismo del lavoro. Kevin De Paula, esordiente totale, è un buon protagonista; da segnalare una comparsata del vero Pelè, in un cameo. Nella versione italiana, tutti da godere sono i frammenti di telecronaca degli incontri affidati alla voce dell'eterno Bruno Pizzul. 4/10.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati