Regia di Philippe Labro vedi scheda film
Sempre in collaborazione con Vincenzo Labella, ma da un romanzo, questa volta Labro tenta il giallo piu' deciso. Il Risultato e' modesto e certo non regge il tempo che e' trascorso. Il cast e' ricco e molto promettente, ma la storia e' povera piena di tortuosita' gratuite. L'attore protagonista cerca al suo massimo di dare un certo spessore, la mediocrita' e' troppa ed e' impossibile non soccombere. Nel cast abbiamo anche una partecipazione straordinaria di Carla Gravina e Stephane Audran, conciata in una maniera da denuncia.
Un commissario a Nizza si viene a trovare in un insieme di omicidi, fra cui la sua donna, senza che ci sia un legame apparente
Famoso per il flirt con la Bardot, e chiamato solo per un impatto di curiosita'
uno dei suoi primi ruoli, ma qui e' quasi muta, anche se bella, nei limiti di un personaggio perdente
Bella, bellissima epronta per Il Giardino dei Finz Contini e Il Conformista
Le sue ricercche nel cinema diverso spesso hanno dato luogo a fallimenti, rimane il fatto che lui ce la mette tutta a quel grande attore che e'
Di questo regista forse salviamo l'Erede, con Belmondo, ma da queste premesse non c'era molto da sperare
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