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The Imitation Game

Regia di Morten Tyldum vedi scheda film

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La recensione su The Imitation Game

di gerkota
8 stelle

AL CINEMA IN ITALIA DAL 1° GENNAIO 2015

VISTO SU NETFLIX NEL FEBBRAIO 2022

 

Più che gli eserciti delle potenze alleate contro quelle del cosiddetto Asse sui campi e nei cieli di battaglia, a causare la sconfitta del nazifascismo nella seconda guerra mondiale fu la mente geniale di un giovane signore inglese, solo nell’animo e per lo più respinto dalla società perché egli stesso sostanzialmente sociopatico, di nome Alan Turing, colui che può definirsi il padre della prima idea di computer. Ce lo svela – o almeno lo ha svelato al sottoscritto – il bel film del cinquantaquattrenne norvegese Morten Tyldum (anoressica la sua filmografia ma impreziosita da un’opera molto ben valutata su Filmtv quale Headhunters - Il cacciatore di teste del 2011), intitolato The Imitation Game, che ho avuto la fortuna di recuperare di recente su Netflix.

 

Charles Dance, Benedict Cumberbatch

The Imitation Game (2014): Charles Dance, Benedict Cumberbatch

 

ENIGMA – Durante il secondo conflitto mondiale l’apparato militare di Hitler fece uso, per le proprie comunicazioni, di un codice segreto generato dalla macchina chiamata Enigma, considerato indecifrabile, che a lungo garantì la massima riservatezza alle comunicazioni belliche della Germania nazista.

 

Benedict Cumberbatch

The Imitation Game (2014): Benedict Cumberbatch

 

STAZIONE X - Durante la guerra la residenza di Bletchley Park – a ottanta chilometri da Londra - detta Stazione X, fu il centro top secret di criptoanalisi del Regno Unito. Qui il governo britannico riunì un pool di assi della matematica, incaricati di scoprire un sistema per decrittare i messaggi interni alle forze germaniche.

 

Keira Knightley, Matthew Beard, Matthew Goode, Benedict Cumberbatch, Allen Leech

The Imitation Game (2014): Keira Knightley, Matthew Beard, Matthew Goode, Benedict Cumberbatch, Allen Leech

 

ALAN TURING – Il protagonista di questo convincente lungometraggio di Tyldum è, come detto, Alan Turing, considerato oggi uno dei capostipiti dell’informatica, matematico e filosofo, geniale enigmista. Fece parte, inizialmente suo malgrado e non senza dolorosi attriti nei rapporti personali, della squadra di cervelloni chiamata a tradurre Enigma. È interpretato con grande efficacia dall’attore inglese Benedict Cumberbatch (visto da poco ne Il potere del cane del 2021 per il quale è candidato agli Oscar 2022), quarantacinquenne londinese qui molto bravo a rendere l’idea dei tormenti di un uomo così “diverso” e proprio per questo tanto indispensabile.

 

Benedict Cumberbatch

The Imitation Game (2014): Benedict Cumberbatch

 

CHRISTOPHER – È il nome che Turing, nel film di Tyldum, diede alla macchina da lui progettata per decifrare il codice enigma. Secondo la sceneggiatura non originale di Graham Moore - premiato con l’Oscar 2015 - tratta dalla biografia Alan Turing: Storia di un enigma del matematico britannico Andrew Hodges, Turing chiamò questo prototipo di computer come il suo amico del cuore Christopher, studente conosciuto alla Sherborne School di Dorset e morto ancora ragazzino per una grave malattia. Secondo lo script di The Imitation Game, Christopher sarebbe stato il primissimo amore omosessuale del grande matematico.

 

Benedict Cumberbatch

The Imitation Game (2014): Benedict Cumberbatch

 

IL POOL DI BLETCHLEY PARK – Nella Stazione X lavorarono insieme a Turing il campione di scacchi irlandese Hugh Alexander, interpretato da un Matthew Goode (protagonista della serie tv The House, disponibile su Netflix) sempre a suo agio nei panni di personaggi affascinanti. Scavalcato da Turing nel ruolo di supervisore e responsabile del gruppo di decrittatori, l’Alexander di Goode ha il merito di essere al centro sia di nodali momenti di tensione, sia di benèfici passaggi più giocosi, che stemperano una narrazione in immagini altrimenti troppo formale. Al fianco di Turing e non solo nella ricerca della soluzione di Enigma ci fu la numismatica e straordinaria cruciverbista Joan Clarke, incarnata da un’ispirata Keira Knightley (incappata in qualche passo falso negli ultimi anni, come l’horror Silent Night, 2021), la donna che fin dove possibile riuscì a essere collega, fedele amica e perfino moglie conciliante di un uomo dalla personalità caotica e la cui macchinosa esistenza fu appesantita dall’omosessualità che, nel Regno Unito era ancora un reato punibile col carcere. Nota di merito per altri due attori, efficaci nei ruoli della spia John Cairncross e dell’altro matematico Peter Hilton, interpretati rispettivamente da Allen Leech (Il ricatto, 2013) e Matthew Beard (qui decisamente alla sua performance di maggior spessore).

 

Benedict Cumberbatch, Keira Knightley

The Imitation Game (2014): Benedict Cumberbatch, Keira Knightley

 

I VERTICI MILITARI – A tenere sotto schiaffo i ragazzi di Bletchley Park sono il comandante Alastair Denniston, personificato da Charles Dance (nel 2015 nel cast dell’apprezzato Dieci piccoli indiani) e il capo del servizio di intelligence MI6, Stewart Menzies, interpretato dal sempre efficace Mark Strong (fra i protagonisti dell’interessante La battaglia di Jadotville, 2016).

 

Keira Knightley, Mark Strong, Benedict Cumberbatch

The Imitation Game (2014): Keira Knightley, Mark Strong, Benedict Cumberbatch

 

The Imitation Game è un film di ottimo livello, destinato a chiunque. Un biografico drammatico da inscrivere nel genere guerra e spionaggio che non può assolutamente deludere. Voto 7,8.

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