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The Sacrament

Regia di Ti West vedi scheda film

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La recensione su The Sacrament

di Furetto60
6 stelle

Film stile "mockumentary" ispirato ai tragici eventi relativi alla setta "tempio del popolo" nel 1978 in Guyana.

Due corrispondenti  del giornale “VICE Media” Sam e Jack intraprendono un viaggio con l'amico Patrick, alla ricerca della di lui  sorella, che per sconfiggere la  tossicodipendenza da cui è afflitta, si è unita ad una setta, una comunità isolata dal mondo sita al centro di una foresta, “ autodefinita “Eden Parish”,  una comune guardinga nei confronti degli esterni, costituita  da circa duecento  membri, che vive in completa autarchia guidata da un padre spirituale, un grasso guru chiamato Father, All'arrivo sono accolti da persone che imbracciano dei mitra e già questo non sembra un buon segnale, poi dopo i convenevoli di rito, i giornalisti fanno qualche domanda qua e là e gli intervistati sembrano entusiasti di quel posto e del “Padre” in serata partecipano ad una festa danzante all'aperto, in cui incontrano “Father”osannato dalla folla plaudente, che anche se palesemente disturbato dalla loro presenza, non si sottrae alle domande; peraltro sembrano tutti contenti, la festa continua, ma non è oro tutto quello che luccica, qualcuno scontento c'è e una bambina, si fa avanti con un biglietto in cui è scritta una richiesta d'aiuto, la faccenda si complica. La tecnica usata dal regista è quella del mockumentary, riprese effettuate da videocamere in dotazione per documentare la situazione nella comunità. Il found footage amplifica quella sensazione che lo spettatore prova quando insieme ai giornalisti di VICE giunge sul posto: bello ma c’è qualcosa che non convince. Sicuri che tutti sono felici e che questo sia il Paradiso?
 La storia si ispira apertamente ai tremendi fatti relativi al gruppo pseudo-religioso “Tempio del Popolo”. Nel 1977 il sedicente reverendo Jim Jones si era trasferito nello Stato sudamericano della Guyana, dove con un migliaio di persone aveva fondato la città di Jonestown. La dottrina e il sistema economico adottato, prendevano spunto dal "naturismo" applicato nella Cambogia di Pol Pot, di cui  Jones era un fervido ammiratore; i fondamentali  erano la collaborazione, l’aiuto reciproco, il lavoro nei campi, l’abiura del consumismo e del capitalismo; coloro che provavano ad abbandonare la comune, erano giudicati  disertori e puniti severamente, ciò  rendeva poco praticabile e consigliabile la defezione degli adepti. Il pastore Jones predicava e imponeva una sorta di regime che lui definiva "socialismo pentecostale" Nell'estate del 1978 più di novecento persone, tra uomini, donne e bambini, appartenerti a questa congregazione, si suicidarono ingerendo cianuro, persuasi a compiere l’estremo gesto dal loro Pastore  Jones, anche lui trovato morto. All'origine di questa follia, presumibilmente ci fu la visita e il successivo omicidio del deputato Leo Ryan, evento considerato destabilizzante per la comunità.

Una tragedia assurda che scosse il mondo intero. Vale la pena dunque soffermarsi sul fenomeno delle “sette” che ahi noi è sempre più attuale e chiedersi cosa possa convincere quasi mille persone a togliersi volontariamente la vita e a spegnere il naturale, istintivo e biologico spirito di conservazione, che da sempre caratterizza l'essere umano. Ciò che spinge ad aderire ad una conventicola a carattere più o meno religioso, è un perverso meccanismo di “lavaggio del cervello”, la letteratura scientifica ci offre un'ampia descrizione sui metodi adoperati dai cosiddetti guru, manipolatori della psiche, che agiscono in modo subdolo e s'insinuano nelle vite delle vittime, costringendole a fare ciò che essi vogliono.  Spesso oltre che carismatici, sono anche dei narcisisti psicopatici, o anche affascinanti affabulatori, si autoproclamano profeti o capi spirituali, affermano di avere una missione speciale da compiere, entrano a gamba tesa nelle vite dei seguaci, convincendoli a lasciare famiglia, e lavoro ,alla fine si impossessano di proprietà, denaro e soprattutto diventano padroni delle loro vite. Una delle prerogative di questi “santoni” è quella di possedere un’idea assoluta, non discutibile o negoziabile, a sfondo spirituale . Le leve emotive sono in sostanza il senso di colpa e le paure.  Tante le tecniche di plagio: da quella più morbida e avvolgente che usa lusinghe e seduzione, per dare un falso senso di protezione, a quella più dura che prevede punizioni severe per l’inosservanza di regole intransigenti. Le vittime di questa vera e propria manipolazione mentale, sono persone in situazioni di crisi, adolescenti, che scappano dai drammi e dalle frustrazioni familiari o individui affetti da depressione, causato da svariate problematiche professionali o personali o soggetti privi di relazioni affettive, con difficoltà di socializzazione, infelici e insoddisfatte o soli e bisognosi di appartenenza, che magari entrano nella setta, credendo di dare una “svolta” alla loro esistenza.  Bisogna vigilare sui momenti di fragilità in cui la persona è più vulnerabile e si spinge a cercare soluzioni anche irrazionali pur di venire fuori da un periodo buio.  Uscire da questo circolo vizioso è il più delle volte difficilissimo, si pensi al calvario vissuto dalla soubrette Michele Hunzicher, di cui recentemente ella ha riferito. Il film non è male, anche se c’è poco approfondimento psicologico dei personaggi.

 

 

 

 

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