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Storia di una ladra di libri

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Regia di Brian Percival

Con Sophie Nélisse, Geoffrey Rush, Emily Watson, Ben Schnetzer, Nico Liersch, Barbara Auer, Rainer Block, Oliver Stokowski, Matthias Matschke... Vedi cast completo

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Trama

Adottata all'età di nove anni, Liesel (Sophie Nélisse) vive con i genitori (Geoffrey Rush ed Emily Watson) in un quartiere tedesco di operai. Testimone degli orrori del nazismo, Liesel trova conforto nei libri da quando, dopo averne rubato uno, comincia a collezionare volumi e impara a leggere mentre i suoi genitori nascondono sotto le scale della loro abitazione un rifugiato ebreo (Ben Schnetzer).

Approfondimento

STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI: L'ADATTAMENTO DI UN BEST SELLER

Diretto da Brian Percival e sceneggiato da Michael Petroni, Storia di una ladra di libri è l'adattamento cinematografico del romanzo La bambina che salvava i libri dello scrittore australiano Markus Zusak e racconta la storia di una ragazzina vivace e coraggiosa di nome Liesel, che trasforma la vita di coloro che la circondano quando viene mandata a vivere con la famiglia affidataria degli Hubermann nella Germania della Seconda guerra mondiale. Scossa dalla morte poco tempo prima del fratello minore, Liesel fatica ad adattarsi alla nuova situazione ma, imparando a leggere grazie al nuovo papà, scopre un mondo nuovo e istintivamente comincia a rubare dei volumi.Per Liesel, il potere delle parole e della fantasia diventa un mezzo per evadere dai tumultuosi eventi che coinvolgono lei stessa e coloro che conosce e ama. Il suo amore per la letteratura si intensifica maggiormente quando fa amicizia con un nuovo ospite in casa Hubermann: un rifugiato ebreo di nome Max, che è in fuga dai nazisti e che la incoraggia ad ampliare i suoi poteri di osservazione. Inoltre, è sempre grazie ai libri che Liesel instaura un'amicizia destinata a diventare qualcos'altro con il giovanissimo vicino di casa Rudy.
Mentre Hitler usa le parole per distruggere le persone e limita gravemente la libertà di espressione facendo bruciare milioni di libri, Liesel riesce con l'aiuto dei libri da lei "salvati" a superare ostacoli insormontabili per imparare a pensare da sola e non lasciarsi condizionare dagli altri.
Pubblicato in Australia nel 2005, La ragazza che salvava i libri in poco tempo è riuscito a vendere oltre otto milioni di copie in tutto il mondo, è rimasto per circa sette anni nella classifica dei libri più venduti del New York Times ed è stato tradotto in oltre trenta lingue, raccogliendo una dozzina di premi letterari e diventando un classico della letteratura per ragazzi per la sua capacità di invitare a trovare la bellezza anche nella più brutta delle circostanze.

 

I PERSONAGGI PRINCIPALI

Personaggio principale di Storia di una ladra di libri, la piccola Liesel è dotata di un carattere molto coraggioso e allo stesso tempo vulnerabile. Curiosa, vivace, dall'aria innocente ed intelligente, Liesel è interpretata dalla giovanissima attrice (ma anche ginnasta professionista) Sophie Nelisse, in grado di portare in scena la protagonista dagli 11 ai 17 anni.
Hans e Rosa Hubermann, i genitori adottivi di Liesel, sono interpretati da Geoffrey Rush ed Emily Watson. Imbianchino di professione, Hans non si separa mai da una vecchia fisarmonica e, nonostante all'apparenza sembri un uomo semplice, ha un'intelligenza molto acuta e una forte carica emotiva, che lo portano a legare subito con la piccola Liesel e ad assecondare il suo desiderio di imparare a leggere. Rosa, invece, all'apparenza sembra una donna dura, spietata e parecchio caustica, ma nasconde un cuore tenero. Forse delusa dalla vita e arrabbiata per l'evolversi della sua esistenza, Rosa si rivelerà con il passare del tempo una madre premurosa per Liesel, nei confronti della quale nutre un amore che non smetterà mai di crescere.
Nuovo membro della famiglia Hubermann è anche Max, un rifugiato ebreo che, non in salute e in cerca di un riparo dalla furia nazista, arriva da Hans, chiamato ad adempiere a una promessa fatta anni prima. Interpretato da Ben Schnetzer, Max esercita del fascino su Liesel, dal momento che sono degli spiriti affini (entrambi sfollati e senza famiglia), e i due formano un potente legame basato sull'amore per i libri. Max, infatti, dal seminterrato buio di casa Hubermann insegna a Liesel come migliorare le sue capacità di lettura, come usare le parole e come guardare il mondo esterno.
Ulteriore figura performativa per la giovane Liesel è quella del vicino di casa e compagno di scuola Rudy Steiner. Liesel e Rudy diventano subito amici e insieme fanno ogni cosa, anche rubare i libri (è Rudy che dà a Liesel l'appellativo di "ladra di libri"). Mentre la passione di Liesel è la lettura, Rudy sogna di essere un corridore olimpico e il suo mito è Jesse Owens, il campione olimpico afro-americano che ha vinto quattro medaglie d'oro alle Olimpiadi di Berlino del 1936. In onore del suo mito, Rudy si spinge fino al punto di coprirsi di vernice nera, una scelta non proprio ideale in una città consumata dall'odio verso chi non ha le caratteristiche della "suprema razza ariana". A portare sullo schermo Rudy è il giovane attore tedesco Nico Liersch.
Un ultimo personaggio centrale di Storia di una ladra di libri, anche se non è visibile, è la Morte. Scelta come narratore onnisciente del libro, la Morte si esprime in maniera calma e riservata e le sue osservazioni rivelano molto della Germania degli anni Trenta e Quaranta del Novecento, un mondo fatto apposta per lei. Nonostante non si preoccupi mai delle vite che sta per spezzare, la Morte si interessa alla storia di Liesel e ne viene catturata, "prendendosi cura" della sorte della ragazzina. Nella versione originale del film, la Morte ha la voce dell'attore teatrale inglese Roger Allam.
Completano, infine, il cast principale di Storia di una ladra di libri gli attori Barbara Auer (è Ilsa, la moglie del sindaco che incoraggia Liesel a leggere nella vasta biblioteca di casa), Rainer Block (è il sindaco, che abbraccia il nazismo a causa di un oscuro segreto), Oliver Stokowski (è Alex Steiner, il padre di Rudy), Matthias Matschke (è Wolfgang, un membro del partito nazista e conoscente di Hans) e Heike Makatsch (è la madre naturale di Liesel).

RIPRESE IN GERMANIA

Considerando l'importanza che la colonna sonora avrebbe dovuto avere nel legare personaggi e storia, ancor prima di cominciare le riprese di Storia di una ladra di libri i realizzatori hanno affidato il compito di scriverne la partitura musicale a John Williams, che con una carriera sessantennale alle spalle è considerato uno dei compositori più illustri dell'intero panorama musicale americano.
Il film è stato poi girato presso i teatri di posa dello Studio Babelsberg, a Berlino, dove lo scenografo Simon Elliott ha realizzato la casa degli Hubermann sulla finta Himmel Street. Nella città di Gorlitz, in Sassonia, è stata invece girata la scena in cui l'Associazione degli studenti nazisti brucia i libri considerati sovversivi o pericolosi per le ideologie nazionalsocialiste. I costumi e le divise militari, tutti attinenti al periodo, sono infine opera di Anna B. Shepard.

Note

Un regista televisivo inglese adatta un bestseller australiano (autore Markus Zusak) per una produzione tedesco-americana: una genesi che promette (e consegna) un’opera illustrativa in cui, anche se le inevitabili tragedie e il tono rimandano a "Il bambino con il pigiama a righe", non basta l’intento educativo a rendere sopportabile l’accumularsi di episodi e digressioni, che smorzano il ritmo e rendono sfiancante la lunga durata.

Trailer

Commenti (8) vedi tutti

  • Ho trovato che la storia sia molto bella e i protagonisti sono stati bravissimi. Non mi è pesata la lunghezza e credo che la media del 6 non renda giustizia a questo film.

    commento di komediavolomidevokiamare
  • Una bambina e i libri nel periodo della follia nazista. Film bellissimo

    commento di DelfinoDelfino
  • Non so com'è il libro, ma la voce narrante mi è sembrata fuori posto, irritante e addirittura conclude il film con una frase ridicola. Confermo anche le "furbezze" citate da altri, ossia il far credere qualcosa allo spettatore con azioni artificiose dei personaggi. Molto deludente, 4/10.

    commento di faumes
  • Decisamente troppo furbo e strappalacrime: 5, ad esser generosi

    commento di nds
  • Possiamo annoverare questa pellicola tra quelle che parlano dell’Olocausto? No, non credo, è solo l’habitat dove si sviluppa la storia ma il romanzo ci parla della parola e della vita, quella che sopravvive alle vicissitudini umane.

    leggi la recensione completa di michemar
  • Noioso, lento, regia debole, narrazione fragile, personaggi senza spessore.

    commento di near87
  • Commovente racconto incantato della tragedia umana del nazismo e della guerra Un film commovente Attraverso gli occhi e il cuore di una bambina saggia curiosa audace fa rivivere la tragedia umana del nazismo e della guerra con la forza ispiratrice della vita..anche quando la morte sembra avere il sopravvento. ..

    commento di Libellula75
  • Il tempo della storia è banalizzato, il tempo dei libri non è abbastanza profondo da salvarsi dall'autodafé. E Bookthief diventa una piccola storia. La voce fuori campo, poi, è la Morte, del film. Dopo il bacio, resta un ranocchio.

    commento di stenlio
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Recensioni

La recensione più votata è negativa

LAMPUR di LAMPUR
4 stelle

Questo film mi ha scosso. In negativo però. Comodamente slavato e fastidiosamente didascalico, ingenuamente edulcorato e svenduto alla commozione facile, alla stregua di un libro Cuore dei poverissimi di spirito.   Un film dove rare parentesi pregevoli, come l'ebreo custodito in cantina che chiede a Liesle di descrivergli il cielo fuori ispirandole l'amore per l'esposizione, o gli… leggi tutto

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lorenzodg di lorenzodg
6 stelle

“Storia di una ladra di libri” ( (The Book Thief, 2013) è il sesto lungometraggio del regista di Liverpool,  Brian Percival.     L’ordine delle idee è sognare ciò che pensi di cominciar a far bene e non assecondare il distruttivo caos di quello che annienti e allunghi oltre a un desiderio sempre spento. E per iniziare un film di cui la storia deve cibarsi si usa un meccanismo oltte… leggi tutto

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Il libro come simbolo del proibito, come custode delle verità segrete. La Notte dei Cristalli ha mostrato la preziosa pericolosità della parola stampata: ci sono pensieri, principi ideologici o invenzioni letterarie, che fanno davvero paura. Il motivo è che minacciano di cambiare il mondo, oppure, semplicemente, testimoniano la libertà, la possibilità di essere diversi ed indipendenti. La… leggi tutto

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Nel secondo conflitto mondiale siccome non narravano la vera storia della guerra e di quelli che avevano vinto, e di tanto in tanto uscivano con qualche documentario di propaganda e che parlava di strane fabbriche e delle loro polveri sottili, un disastro ambientale democratico(?) e che costringeva a persone a lavorare in quelle condizioni, qualche ragazza soleva leggere qualche libro a…

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