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Il ragazzo dai capelli verdi

Regia di Joseph Losey vedi scheda film

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La recensione su Il ragazzo dai capelli verdi

di maso
6 stelle

Cinema antico e colorato in questa fiaba antimilitarista di Joe Losey che risente indubbiamente dei suoi anni per ritmo e cadenze ma ha comunque il grosso pregio di mostrare una società appena reduce dalla seconda guerra mondiale che porta ancora le ferite e la paura di quei sei anni terribili.

Il simbolo della sofferenza causata dalla guerra è il giovane Peter che ha perso i genitori dottori proprio a causa di un bombardamento mentre svolgevano le loro mansioni e apprende poco a poco la realtà cattiva del nostro mondo vivendo con il nonno prestigiatore, un buon cast si perde ogni tanto in una sceneggiatura in cui sono incluse inutili aperture musicali, queste sequenze non intaccano però la forza del messaggio del film che poggia soprattutto sul talento precoce di Dean Stockwell nel ruolo del ragazzo che si risevglia coni capelli verdi e diventa un simbolo antimilitarista contro l'idiozia dell'uomo incapace di comprendere quanto la guerra faccia male soprattutto ai bambini e il loro diritto naturale di essere tali, se il nome di questo giovane attore che muove gli occhi come un veterano e consegna le battute con tempismo svizzero non vi suona famigliare recuperate qualche lavoro di Lynch o "Vivere e morire a Los Angeles" per citare alcuni dei tanti film a cui ha partecipato nella sua lunghissima carriera iniziata da bambino in film molto noti come "Barriera invisibile" e "Canta che ti passa".

Due sequenze su tutte ripotano alla mente cosa può essere stato vivere quegli anni in cui l'Europa bruciava nel fuoco: la carellata sui manifesti esposti a scuola che raffigurano bambini e persone superstiti del conflitto con la susseguente presa di coscienza di Peter sulla sua condizione di orfano di guerra e quella successiva nel bosco dove quei bambini sui manifeti prendono vita consegnando a Peter il significato dei suoi capelli verdi.

Un film molto datato nella forma ma sempre attuale per ciò che vuole far capire.

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