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Pizza Connection

Regia di Damiano Damiani vedi scheda film

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La recensione su Pizza Connection

di marcopolo30
5 stelle

Damiano Damiani ricicla al cinema il suo grande successo TV “La piovra”, riproponendone grosso modo temi, struttura e attore principale (Placido) del suddetto sceneggiato. Il risultato è un film godibile e realizzato con cura, ma anche dispersivo e irrisolto. VOTO: 5

Nel 1985 Damiano Damiani era ormai un ex brillante regista di cinema passato con straordinario successo di pubblico alle fiction tv. Sua era infatti la firma in calce a “La piovra”, sceneggiato uscito nel 1984 e divenuto in brevissimo tempo un vero e proprio fenomeno televisivo, non solo del momento ma forse addirittua dell'intero decennio. E proprio sulla scia di tale successo decise di giocare la medesima carta anche al cinema, scritturando peraltro per il ruolo da protagonista Michele Placido, il mitico commissario Cattani della serie TV appena citata. Purtroppo Damiani e il suo co-sceneggiatore Ernesto Gastaldi giocarono qui davvero in difesa, riproponendo senza troppe variazioni temi e struttura de “La piovra”, e cioè un plot drammatico principale condito da innumerevoli sub-plot di genere poliziesco e gangster, senza disprezzare nemmeno quelli melodrammatici. E qui si pone però un problema non di poco conto: in una serie TV della durata di 400 minuti (erano 6 episodi da poco più di 1 ora ciascuno) tale abbondanza di personaggi e sub-plot è non solo utile ma diciamo anche necessaria; in un film unico, sebbene lungo 180 minuti, la sovrabbondanza di tali sub-plots rischia invece di dare al tutto un aria di irrisolto, di appena abbozzato. Buona invece la realizzazione tecnica del prodotto. In questo siamo qui probabilmente al di sopra del suo celebre cugino televisivo. Per quel che riguarda gli interpreti, Michele Placido ricopre un ruolo diametralmente opposto a quello del commissario di polizia, scelta forse sorprendente ma direi per nulla disprezzabile nei risultati, oltre che scaltra da parte dello stesso Placido che in caso contrario avrebbe rischiato poi una carriera alla carta carbone fatta di personaggi tutti identici. Il resto del cast è decisamente meno noto, con Mark Chase nel ruolo del fratello di Mario/Michele Placido, Simona Cavallari (appena tredicenne) nel ruolo di Cecilia, e Ida Di Benedetto e Tony Sperandeo (presenza obbligatoria la sua nei film di mafia) in quelli di, rispettivamente, madre e padre di Cecilia. Da notare che il titolo richiama l'omonimo maxi-processo contro Cosa Nostra in corso di svolgimento a New York in quegli anni.

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