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After Earth

Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film

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La recensione su After Earth

di supadany
4 stelle

Cominciano ad essere un po’ troppi i passi falsi di Night M. Shyamalan, critiche modeste e botteghino scadente (almeno in proporzione all’investimento), peraltro in questa circostanza alle prese con la famiglia Smith con tanto di script affidato a Will (accidenti!) e ruolo d’assoluto protagonista al giovane Jaden.

E se il Will Smith attore non sta invecchiando benissimo, il giovane Jaden è ancora tutto da costruire.

Il genere umano si è da tempo trasferito su un nuovo pianeta, il ranger Cypher Raige (Will Smith) è uno dei più fieri combattenti, ma anche un padre avaro nei confronti del giovane Kitai (Jaden Smith) che fa di tutto per emularlo.

Durante un trasferimento spaziale precipitano su un pianeta che scopriranno essere la Terra; sono gli unici sopravvissuti, ma Cypher è gravemente ferito e tocca così a Kitai intraprendere una pericolosa avventura, tra le mille insidie di un pianeta inospitale, alla ricerca della loro salvezza.

 

Jaden Smith

After Earth (2013): Jaden Smith

 

Dopo il fiacco “Il dominatore dell’aria” (2010), Night M. Shyamalan si allontana nuovamente dal genere che lo aveva fatto apprezzare per addentrarsi nei meandri di una fantascienza avventurosa ad alto budget alla quale fatica tremendamente a dare una forma cospicua.

Grande investimento tecnologico per creare il nuovo mondo, che però si vede solo nella prima parte e che in fondo non risulta essere così impressionante, molto più spazio riservato al riapprodo su un pianeta Terra ormai organizzato per distruggere l’uomo ed in generale ad un rapporto padre-figlio da costruire da zero.

Un’avventura che stenta a decollare, le insidie si accavallano, ma senza destare particolari impressioni, mentre già sappiamo che il pericolo numero uno è l’Ursa, creatura concepita ad hoc per l’occasione che attende il giovane Kitai lungo il suo funestato tragitto.

Dalla loro caccia/fuga giunge il meglio, però relegato in uno spazio limitato, con ovvio conseguimento delle proprie capacità da parte di Kitai; avere avuto qualche traccia in più della vorace creatura avrebbe sicuramente giovato e creato una maggiore tensione (visto tutto nell’insieme, avrebbe potuto sostituire il classico “Predator”).

E tutta la scena è sulle spalle di Jaden e Will Smith, con il primo protagonista che a livello espressivo non convince affatto ed il secondo relegato in un ruolo di padre impettito ed avaro di sentimenti paterni che non gli giova (dannati ricordi di un pregresso attoriale assolutamente felice e spensierato); se non altro, e fortunatamente per loro, si può dire che il loro rapporto reale è molto diverso come si può vedere nel backstage presente sul bluray.

Un film che sappiamo presto dove ci porterà, e questo vale a tutti i livelli, e se manca completamente quella sorpresa che il miglior cinema di Night M. Shyamalan ci aveva abituato ad aspettarci, si può tranquillamente dire che pure sul resto si viaggia mediamente su livelli ben lontani dall’eccellenza con una tremenda difficoltà ad ergersi oltre sia sugli aspetti più leggeri (avventura/terrore) che su quelli più umani (rapporto di sangue e crescita morale).

Deludente.  

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