Regia di Nikolaj Arcel vedi scheda film
Quando i titoli sono fuorvianti!
Capitando in "Royal Affair", dati il nome e i costumi da facezie aristocratiche settecentesche, mi aspettavo di assistere al classico quadretto di civetterie e tradimenti a corte. La sorpresa è stata grande.
Il film fa il ritratto disincantato di un'epoca, quella dell'Illuminismo, e degli sfaccettati personaggi che la popolano. Il cast è d'eccezione, dal re folle al medico progressista, Mads Mikkelsen, che abbiamo già visto nei freddi panni del vichingo in Valhalla Rising. Gli spunti di riflessione sono infiniti: la luce del sapere si affaccia sull'oscurantismo religioso, mai messo in discussione prima di quegli anni, e allo stesso tempo trapelano le contraddizioni che esisteranno sempre. Per quei tempi, un uomo che tradisce una donna non commetteva l'errore di una donna che tradisce un uomo, oggi è qualcosaltro, ma l'evoluzione dei costumi non si conclude mai e non è mai priva di errori ed antitesi. Errori e voltafaccia in cui cadono anche i più beneintenzionati. E' la condizione umana: la ricerca del miglioramento, come Ulisse che salpa alla volta delle colonne d'Ercole, e la tempesta che arresta il suo cammino...ma dopo Ulisse arriverà qualcunaltro.
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