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Goethe!

Regia di Philipp Stölzl vedi scheda film

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La recensione su Goethe!

di fratellicapone
8 stelle

Abituato come ero alle immagini di Goethe, austero signore disteso con il mantello bianco in un quadro di Tischbein, ho fatto fatica a ritrovarlo in un giovane esuberante e pieno di vita.

Non ho idea se la ricostruzione del film rispetti la realtà ma il film è godibilissimo. E’ la storia del giovane Goethe che viene mandato dal padre, autorevole avvocato, per quello che oggi si chiamerebbe uno stage presso un tribunale di provincia dove il padre è amico del presidente del tribunale.

Nella routine soffocante del lavoro di praticante avvocato e nella vita di questa piccola città non c’è da stare allegri. Ma Goethe conosce Lotte, una ragazza di una famiglia di un vedovo con tanti figli di cui lei è la più grande. Lotte è una bella ragazza, molto spigliata, canta nel coro della chiesa e bada alla folla di fratelli e sorelle. Lotte è destinata dal padre, a sua insaputa, a sistemare le finanze della famiglia con un matrimonio con un importante magistrato che, guarda caso, è proprio il capo di Goethe. I due ragazzi si innamorano e potrebbero essere felici ma Lotte si rende conto che tutto il futuro della sua famiglia dipende dal suo matrimonio di convenienza e decide di ubbidire al padre. Goethe, sconvolto da questa notizia e dalla morte avvenuta davanti ai suoi occhi del suo collega e compagno di stanza che si è ucciso per amore, offende il suo capo che ha espresso giudizi offensivi sul ragazzo appena suicidatosi.

Ci sarà un duello senza vittime ma Goethe viene arrestato per aver partecipato al duello. Chiuso in carcere dal suo capo cade in profonda malinconia, pensa a Lotte che va sposa al suo capo senza amarlo, pensa al suo amico che si è suicidato per amore e in cella, di getto, scrive il libro che lo renderà famoso “I dolori del giovane Werther”. Il manoscritto viene spedito a Lotte che lo legge e ne rimane rapita e va a trovarlo in carcere per vederlo.

All’atto di lasciarsi per sempre Goethe restituisce il manoscritto a Lotte dicendole di bruciarlo.

Quando uscirà dal carcere e torna a casa la gente faceva ressa nella libreria per comprare il libro che, nel frattempo, era stato pubblicato dall'editore a cui Lotte lo aveva dato.

Alla fine Goethe è accolto come una rockstar dei tempi di oggi.

Il film è realizzato con cura nei luoghi e nelle scene, come dei quadri dell’epoca. Goethe si dedica con i suoi amici allo “sturm und "drink” con allegre bevute con gli amici e non riesce a rassegnarsi al futuro che il padre ha deciso per lui. Alla fine ci sarà un avvocato di meno ma un gigante della cultura europea.

Desidero ringraziare il Goethe Institut di Palermo che ha organizzato al proiezione del film nei suoi locali e ne ha curato i sottotitoli. E’ un gran peccato che questo film non sia stato distribuito in Italia.

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