Regia di Fatma Bucak, Sergio Fergnachino vedi scheda film
«Davanti a mio padre non riesco neanche a respirare, figuriamoci a parlare»: ce lo confida Fatma, corpo solo davanti a uno specchio alla ricerca delle parole da usare, voce narrante di questo splendido documentario che non a caso è stato selezionato al MoMa di New York. Fatma è una ragazza turca di 25 anni, scappata in Italia per vivere lontana dalle costrizioni della sua famiglia. Fatma è insieme l’Occidente e l’Oriente, il sogno di coniugare passato e presente senza produrre conflitto. Per questa ragione, ha deciso dopo anni di silenzio di tornare a Istanbul e affrontare suo padre: fa la fotografa e ama Davide. Almost Married è una presa diretta, o quasi, di questo racconto; le telecamere non fanno nulla per nascondersi, Istanbul e il Corno d’Oro le accolgono come fa il padre Babà con la figlia Fatma. Culture e ragioni diverse, destini che affondano le radici nelle vite che li hanno preceduti, un ritratto toccante che si traduce in speranza. A parlare non è Fatma, piuttosto l’universo femminile della Turchia contemporanea, alle prese con un delicato viaggio alla conquista della propria libertà. Dal particolare al sempre più universale. In fondo, il viaggio è quello che compie ogni essere umano. Lo scontro tra generazioni, tra modernità e tradizione, chiama in causa tutti. Nessuno escluso.
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