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Amanda Knox

Regia di Robert Dornhelm vedi scheda film

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La recensione su Amanda Knox

di mm40
2 stelle

La notte del primo novembre 2007 Meredith si spara un'orgetta a quattro con l'amichetto Rudy Guede, Raffaele Sollecito e un'altra persona non meglio identificata. Al culmine di una cavalcata memorabile, durante un insano giochetto erotico a base di coltelli, Meredith ci lascia le penne. Amanda Knox era l'unica persona, oltre ai tre sopra citati, presente in casa e le prove del dna, dei tabulati telefonici e di varie testimonianze lo dimostrano oltre ogni ragionevole dubbio. Ma questo chiaramente non vuol dire assolutamente nulla: chissà chi era il quarto componente della gang bang-tutti-su-Meredith: un nome che rimarrà per sempre nel mistero.
Sarebbe uno dei più grandi film comici della storia, questo Amanda Knox etc. etc.: se non fosse per gli argomenti trattati, ovvero sofferenze, calunnie, carcere e - soprattutto - morte. A questo punto il termine da usare per il signor Dornhelm e per la sceneggiatrice Wendy Battles è uno solo: sciacallaggio. Bieco, impietoso, vergognoso, agghiacciante sciacallaggio, un mostruoso atto di necrofagia spacciata per 'produzione artistica'.
Un'opera a tesi, inoltre, scritta da spaesati turisti del cinema e interpretata da mediocri mestieranti dell'arte della recitazione, che fa sorridere per la maniera becera in cui le idee vengono esposte e fa sghignazzare addirittura per la tremenda approssimazione (tecnica e artisica) con cui tutta la pellicola viene gestita; si tratta, ovviamente, di una tesi molto chiara, fin dal primo minuto: l'Italia è squallido terzo mondo, un paesello sottosviluppato in cui la cosiddetta giustizia è preda di un manipolo di esagitati corrotti che, per qualche ragione non meglio precisata, amano incarcerare innocenti e brutalizzare ragazzine durante normalissimi, pacifici interrogatori.
Amanda Knox etc. etc. è feccia, uno dei punti più bassi che una fiction televisiva potrebbe toccare: oltre a essere girato in maniera grossolana è pure traboccante di menzogne e amenità offensive completamente gratuite; aggiungendo pure il mare di stolti stereotipi disseminati qua e là, un simile insulto all'Italia non si vedeva dai tempi di Nine.
Il penoso, sistematico ribaltamento della verità a seconda delle personali convenienze è il marchio di fabbrica di questo orrendo sottoprodotto televisivo che sembra realizzato su committenza della famiglia Knox (e probabilmente la risposta a questo dubbio è molto vicina a questa appena proposta); ultimo, schifoso dettaglio da non sottovalutare, la presenza in scena (angelica, candida, innocente già nell'immagine che ne viene data) di Amanda, che oscura quelle di tutti gli altri coinvolti nella vicenda e, questo no, non dovrebbe succedere e fa gridare allo scandalo, perfino quella della povera Meredith. Brutalità yankee sotto forma di film, l'equivalente di un bombardamento aereo su Perugia. 1/10.

Sulla trama

Il giovane angelo Amanda, innocente ragazza per bene americana, studia a Perugia. La notte del 1° novembre 2007 la sua coinquilina - e miglior amica - Meredith, inglese, viene stuprata dallo squilibrato Rudy Guede e accoltellata a morte da Raffaele Sollecito, psicopatico italiano con la fissa dei coltelli. Ma la polizia italiana arresta anche la brava e bella Amanda, e i magistrati la condannano ingiustamente a 26 anni di incomprensibile galera.

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