Regia di Bent Hamer vedi scheda film
Si alternano, e si sovrappongono, sentimenti assai diversi, anche tanti a livello numerico, in questo film ambientato durante la vigilia di Natale all’interno di una comunità norvegese nella quale confluiscono anche etnie distinte.
Bent Hamer compie un onorevole lavoro d’insieme, soprattutto grazie al suo approccio esistenziale, ma nel suo insieme non convince fino in fondo.
E’ una vigilia di Natale ricca di singole storie a stretto contatto; il piccolo Paul è disposto a tutto pur di stare al fianco della sua compagna musulmana, Jordan ha da tempo lasciato alle spalle il suo glorioso passato, una coppia immigrata deve far nascere il proprio bambino in condizioni difficili, un uomo vuole consegnare ai figli i regali ma deve ingegnarsi perché la sua ex moglie non vuole che li veda, una donna è in attesa che il suo amante lasci la moglie per lei, un dottore si trova improvvisamente a vedere la vita da una nuova angolazione.
Intanto la neve è depositata sulle strade e tutti cercano la propria via.
Film corale girato con una buona dose di sensibilità e che si cala nel clima natalizio con uno spirito mutevole che va a comporre un puzzle decisamente vario ed assortito.
L’inizio è intrigante, ma nel proseguo manca comunque il colpo d’ala, il registro di base risulta spesso solerte e quando arriva il colpo di scena, ovvero il disvelamento dell’identità della partoriente, questo non desta impressioni completamente positive (lo definirei un po’ forzato).
Anche le singole storie non si trovano tutte sullo stesso livello qualitativo ed a volte anche al loro interno hanno momenti di diversa efficacia emotiva; così le vicende più spigliate rimangono quella del padre che vuole vedere i suoi figli e quella di umana disperazione dell’ex gloria del calcio, anche se poi probabilmente il segmento migliore è quello dell’incontro in chiesa tra la donna in cerca di un amore stabile e la moglie del suo amante.
Molto bella infine la traccia prettamente natalizia che ascoltiamo a cuore aperto lungo i titoli di coda (“Home for Christmas” di Maria Mena).
In definitiva rimane una storia sostanzialmente piacevole, che purtroppo dura anche pochissimo (solo 75 minuti al netto dei titoli di coda), che alterna spunti di diversi fattura all’interno di una ambientazione stimolante.
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