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Exit Through the Gift Shop

Regia di Bansky vedi scheda film

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La recensione su Exit Through the Gift Shop

di zombi
8 stelle

esemplare che uno dei graffitari più imprendibili del mondo decida di prendere in mano la situazione..... c'è sempre un inizio e una fine. una fine che porta a qualcosa. in questo caso ad una montagna di soldi. un perfetto sconosciuto, tal thierry guetta, francese tracagnotto con le sembianze rom, vada in america e si stabilizzi a los angeles. città del sogno per antonomasia. o dell'incubo come ormai tutti sanno. materiale intangibile che si mescola e non sempre si hanno le armi a disposizione per sapere cosa sia sogno e cosa incubo. comunque il francese ha un negozio nella parte più artistoide di hollywood di vestiti vintage, che vende anche alle star(per un attimo si vede beck che prova una maglia)a prezzi indegni. normal. però si mette in testa di conoscere, inseguire e filmare gli artisti di strada della città degli angeli..... il sogno di thierry si avvera. in modo compulsivo ammucchia senza mai visionare tutto il materiale filmato, seguendo e aiutando gli street artists, dopo essersi spacciato per un documentarista. gli manca solo il più grande e imprendibile di tutti: BANKSY. banksy accetta la presenza del francese solo perchè desidera che la street art venga documentata, essendo l'arte più effimera e di breve durata che ci sia. e forse il suo senso è anche quello. un simbolo, un disegno o un segno che s'impara a riconoscere per strada, sempre più scientemente, destinato a sparire alla svelta coperto da altri segni e simboli, ma rimanere nella testa e nella mente di chi guarda. insomma alla fine il film di banksy sulla street art e sugli artisti di strada, diventa un film su questo francese che da niente s'inventa e si managerizza misterbrainwash, manufattore di oggetti d'arte da collezione. cosa può esserci di più americano? desiderare e diventare una famosa cornucopia di soldi... altro che quindici minuti di gloria; un milione di dollari alla sua prima "personale". adorabile faccetta di culo quando spiega come una serigrafia può diventare un pezzo da 30mila dollari. 

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