Espandi menu
cerca
Tempesta di ghiaccio

Regia di Steven R. Monroe vedi scheda film

Recensioni

L'autore

SredniVashtar

SredniVashtar

Iscritto dall'8 febbraio 2013 Vai al suo profilo
  • Seguaci 3
  • Post -
  • Recensioni 101
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Tempesta di ghiaccio

di SredniVashtar
6 stelle

Onesto

Questo film catastrofico è interessante per un aspetto. Va premesso che: 1) è a tutti gli effetti un B-movie (o forse C-), con attori di secondo o nessun piano, 2) è costato più o meno come una cena a due dal cinese, 3) replica tutti gli stereotipi di genere.

Tuttavia…

… rispetto alla maggior parte dei suoi “colleghi” si lascia guardare senza fare danni.

Come mai? Perché a) non contiene dialoghi “pregnanti”, b) minimizza le cazzate pseudo-scientifiche, c) non forza il ruolo di supereroi che, dati i mezzi a disposizione, lo farebbe precipitare nel grottesco.

 

Perciò la recensione non è volta a celebrare il film in sé, evitabilissimo se avete di meglio da fare, bensì a porre la Grande Domanda: perché altri registi e sceneggiatori, con le stesse risorse che hanno sostenuto Tempesta di ghiaccio, non riescono a fare almeno altrettanto? Perché non riescono a non coprirsi di ridicolo, mostrando per primi di non crederci affatto?

A mio avviso il punto è che Tempesta di ghiaccio è fatto con una certa cura e attenzione, usando con oculatezza le risorse, senza tentare di far passare un topo per un toro. Nei B-movie il ridicolo si raggiunge e supera volendo convincere lo spettatore di qualcosa che palesemente non può essere, come spacciare un rugginoso dragamine della Grande Guerra per un incrociatore nucleare. Ho visto film catastrofici in cui la stessa sequenza di lampi e tuoni veniva replicata 10 volte, pretendendo trattarsi di scene sempre diverse: questo è provare a prendere per i fondelli lo spettatore. Invece in questa pellicola produzione e regia sanno che più di 40 su 100 non potranno ottenere e non ci provano neanche. Sono onesti.

Il tutto scorre senza eccessive forzature anche perché la storia è minimalista: niente minacce galattiche, ma solo rogne (grosse) circoscritte all’area di Portland (Oregon). Il cattivo non sorveglia bottoni luminosi in una pseudo sala di controllo che vorrebbe replicare il Norad, ma siede in un ufficetto senza pretese. I dialoghi sono ridotti al necessario: quando ognuno ha finito di dire ciò che è funzionale al plot, la scena cambia. Insomma, tutto è a misura.

 

In sintesi, se il film in sé vale 4/10, la produzione va premiata con la sufficienza per non aver ascoltato le sirene che suggerivano “tentiamo il colpaccio, sperando che qualche bimbominkia ci caschi”.

C’è da augurarsi che anche altri colgano lo spunto.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati