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Iron Man 2

Regia di Jon Favreau vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Iron Man 2

di obyone
6 stelle

 

 

“Amore, non ricordo più il villain di Iron Man 2”. È passato giusto giusto un paio di settimane da quando l’abbiamo visto ma la mia memoria è messa sotto pressione dall’ondata di caldo. “Sul serio non ti ricordi? Il cattivo era il pugile”. “Il pugile?” Riaffiora l’immagine di Robert De Niro in bianco e nero ma sto zitto inarcando appena le sopracciglia. “Ma si, quello figo che ne ha prese talmente tante che adesso ha un faccia da spezzatino”. Continuo a non ricordare il personaggio e tanto meno la faccia del figo preso a bastonate dalla vita finché mia moglie, che fin li si è divertita in presenza dei miei attacchi di senilità, si decide a pronunciare quel nome. “O cielo!” Come ho fatto a dimenticare Mickey Rourke in pochi giorni? Il mio cervello è, forse, intossicato dal palladio? J.A.R.V.I.S. a poco a poco si desta e qualche scena del film riaffiora. Ma a processo di recupero terminato realizzo che il secondo film dedicato all’uomo d’acciaio non è così travolgente da richiedere un posto d’onore nella memoria fisica del mio attempato calcolatore. Deduco che la cache fosse piena e J.A.R.V.I.S. abbia fatto il proprio dovere ripulendola da files inutili e stantii.

 

 

Il film di Jon Favreau non è così terribile in verità. Lo fosse stato probabilmente l’avrei ricordato. Tuttavia non aggiunge nulla alla figura di Tony Stark. Il film scritto dall’attore Justin Theroux ricalca le orme del precedente capitolo con una storia che procede pari passo. Theroux ripercorre all’indietro la linea di crescita del personaggio proponendoci il medesimo sentiero evolutivo. Un passo in dietro ed uno in avanti per tornare al punto in cui avevamo lascito il protagonista nel primo film. Tony Stark, ormai diventato "Iron Man", e per questo investito dalle responsabilità del super eroe, torna a vestire i panni dell’eccentrico e viziato miliardario incapace di gestire qualsiasi rapporto personale. La versione intossicata dal palladio di Stark è simile a quella dal cuore inondato di schegge. Le bizze del primo Tony sono le stesse del secondo. Le stesse scaramucce con l’assennato Rhodes e la stessa villa sull’oceano finita in frantumi. Il più intrigante e mellifluo Obadiah Stane viene sostituito da un più feroce e scontato Ivan Vanko, brutto, russo e cattivo. La scrittura è così così. Scalfisce appena la superficie del rapporto tra Howard e Tony Stark e suggerisce una soluzione sin troppo semplice del padre per il figlio, il quale necessita di stabilizzare gli umori del reattore che lo tiene in vita. Rockwell e Rourke sono sopra le righe, Paltrow è incastrata nei tacchi a spillo da segretaria perfetta mentre Downey Jr. gigioneggia ad oltranza. Non manca lo spettacolo tra corse automobilistiche, grandiose feste di compleanno e voli pindarici tra palazzi e grattacieli ma l’unico motivo di soddisfazione è l’introduzione nella storyline di “Vedova Nera”. Il suo apporto alla causa è fondamentale così come sono spettacolari le sue evoluzioni feline e l’agilità da guerriera orientale. Nel complesso "Iron Man 2" si fa guardare pur correndo il rischio di lasciarsi dimenticare piuttosto in fretta.

 

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