Regia di Renzo Martinelli vedi scheda film
Opulenta produzione messa su dall'ineffabile Renzo Martinelli con soldi provenienti in parte dalle nostre tasche. Il film va analizzato da due punti di vista ben distinti: quello storico-politico e quello cinematografico in senso più stretto. Partiamo dal primo: fare un film storico, dargli il nome dell'imperatore del Sacro Romano Impero Germanico e poi incentrare invece l'intera opera su un personaggio fittizio come Alberto da Giussano è un insulto alla storia e all'onestà intellettuale. Inutile quindi spendere altre parole a tal proposito. Ma anche dal punto di vista più strettamente tecnico/artistico le cose non stanno molto meglio, con personaggi esilissimi che se non sono buonissimi sono cattivissimi e sulle cui bocche sono stati costruiti dialoghi che alternano il didascalico, l'ovvio e il retorico. Le luci e le scelte delle inquadrature dimostrano una certa padronanza del mezzo, ma poi si eccede col rallenti, manco fosse la moviola de La Domenica Sportiva, e scenografie ed effetti speciali sono da B-Movie, un'offesa se si pensa ai quasi 20 milioni di budget. Finale Curioso l'aver affidato a un fotomodello Israeliano (Raz Degan) il ruolo di Alberto da Giussano. Considerati gli obiettivi sarebbe stato più giusto darlo a un attore Milanese. Ma forse Boldi era già impegnato altrove...
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