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Lourdes

Regia di Jessica Hausner vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Lourdes

di claudio1959
10 stelle

Sylvie Testud bravissima nel magnifico film “Lourdes” di Jessica Hausner.

Lourdes Austria - Francia - Germania 2009 - Casa di produzione: Coop 99, Essential Filmproduktion, Société Parisienne de Production, Thermidor Filmproduktion - La trama: Christine è una ragazza costretta a stare sulla sedia a rotelle, per fuggire dal suo isolamento va a Lourdes, il classico luogo di culto collettivo, dove avvenne il miracolo di Bernadette Soubirous. Un bel mattino si sveglia e scopre di riuscire a camminare sembra guarita grazie ad un inaspettato miracolo. Kuno il capogruppo del pellegrinaggio appartenente all’ordine dei Cavalieri di Malta, la nota e comincia delicatamente a corteggiarla, Christine corrisponde il sentimento e finalmente dopo tanti anni sofferti, finalmente è arrivata la felicità anche per lei. La recensione: Jessica Hausner, annotatevi questo nome gira un film originale e cromaticamente splendido, con un gusto nella direzione degli attori, che denota grande stile, con scenografie adattate alla perfezione alla storia che è raccontata in modo lineare, anche se l’ispirazione sembra trarla da Luis Bunuel, per la crudezza dettagliata di certe scene ed un surrealismo soffuso e leggero. Il film è suddiviso in tanti quadri, tante policrome tessere, la mdp si muove lenta, ma incide in modo chirurgico l’umanità stilizzata che descrive. La retorica del luogo sacro, non scade mai ne nella beatificazione, ne nella denigrazione, non esprime giudizio la mdp, illustra le varie situazioni con distacco ed uno spietato senso umoristico. La fabbrica dei miracoli di Lourdes, nella realtà è un carrozzone commerciale, che sfrutta le credenze e le miserie umane di persone che sono disperate, oppure deboli e facilmente influenzabili dalle credenze popolari e religiose, tutto è manipolato, ma con una certa ricerca di una verità di fondo, che emerge a tratti nel corso degli avvenimenti e delle escursioni nella città santa. Il film è sublime e non è difficile da seguire, non è per tutti, perché induce ad una profonda riflessione ed esame di coscienza. Un film algido, ma non freddo, tutto sotto controllo, i dettagli fanno la differenza e le inquadrature in apparenza sono semplici, nella realtà studiate con maniacale cura da Jessica Hausner. Un film non solo estetico, ma funzionale al senso compiuto di tante microstorie dei pellegrini, che si intersecano. Malattia, amore, morte e sofferenza, tutto miscelato in un cocktail molto gradevole, dal gusto forte. Un film fatto di attese, di silenzi, di feste nell’albergo, nell’attesa di un miracolo o semplicemente di un segno dall’alto dei cieli. La protagonista Sylvie Testud è bravissima. Interpreta il personaggio di Christine ed aderisce in modo perfetto al suo ruolo, non è bella, molto malinconica, come tutti a Lourdes. La regista non prende la posizione della protagonista si limita ad osservarla ed a descriverla ed a farcela amare, per umana pietà, perché la sua fragilità è anche un po’ la nostra di esseri umani imperfetti e mortali. Un film che quindi non si basa sulla esaltazione della fede, ma neanche la nega, non giudica, ma osserva, senza pregiudizi, nell’attesa di un miracolo . L’unico modo per poter apprezzare ed amare questo film è vederlo ed accettarlo per quello che è, per quello che rappresenta, ma con rispetto. Per concludere una menzione speciale a Bruno Todeschini un bravissimo attore misconosciuto, nel ruolo di Kuno il capogruppo, che fa sentire importante ed amata la dolce Christine. Per chi vuole vedere un film dove questo attore emerge consiglio la visione di “Sette giorni” del 2016 di Roberto Colla. Lourdes in buona sostanza per me meritevole del 9 Interpreti e personaggi Sylvie Testud: Christine Léa Seydoux: Maria Bruno Todeschini: Kuno Elina Löwensohn: Cécile Gilette Barbier: sorella Hartl Gerhard Liebmann: padre Nigl Linde Prelog: signora Huber Heidi Baratta: signora Spor Hubsi Kramar: signor Olivetti Helga Illich: signora Olivetti Jacques Patroussy: Jean-Pierre Bely Katharina Flicker: Sonja Thomas Uhlir: Max Martin Thomas Pesl: Frank Walter Benn: signor Hruby Petra Morzé: madre Orsolya Tóth: ragazza sulla sedia a rotelle

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