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An Education

Regia di Lone Scherfig vedi scheda film

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La recensione su An Education

di supadany
6 stelle

VOTO : 6.

Pellicola formativa che lascia parecchi dubbi, sia per la costruzione, sia per come affronta alcuni temi/personaggi, ma poi a quel visino della Mulligan è davvero difficile resistere, sia quando ride sia quando piange (e qui fa entrambe le cose).

Jenny (Carey Mulligan) è una studentessa dotata ed intelligente, all’ultimo anno del liceo e pronta per fare il grande salto ad Oxford per costruirsi una posizione (e nei progetti del padre, conoscere qualcuno di importante).

Poi un giorno entra nella sua vita il maturo, ed esibizionista, David (Peter Sarsgaard) ed il suo equilibrio viene a meno.

S’innamora di lui, entra nella sua vita e tutto cambia, conosce persone adulte distanti dal suo mondo, prova una serie di esperienze nuove (viaggio a Parigi, gite fuori porta, shopping, regali costosi, spettacoli), si sente finalmente al suo posto, tanto da mandare a monte tutto il resto.

David è talmente convincente che anche i genitori di lei capitolano velocemente, ma ogni tanto l’apparenza inganna soprattutto quando troppo ostentata.

Il film parte con gran brio, l’intro musicata è davvero irresistibile, poi però si veleggia a vista fino all’entrata in scena di David.

Da qui in poi non ci si annoia di certo, però alcune scelte della storia non sono così facili da recepire (vedi la vita di David fatta di imbrogli per permettersi vizi costosi), alcuni personaggi non sono sempre così credibili (il padre di Jenny ha un paio di dialoghi che lasciano sbigottiti, gli altri ci stanno), le prove degli attori alternano cose molto buone ad altre meno.

E su tutto campeggia il messaggio sbagliato (perché faticare e studiare quando ci si può divertire alla grande fregando gli altri?), che ovviamente verrà ritratto verso la fine quando la verità verrà a galla (a tal proposito non si capisce come David potesse essere sempre a zonzo).

Infine il finale è troppo stringato (se non ho capito male si salta un anno senza indicazioni) e facilmente dimenticabile, sigillo su di una sceneggiatura un po’ claudicante.

Quindi di difetti ce ne sono, e parecchi, però la presenza della Mulligan è illuminante, lo spirito di alcuni protagonisti, così lontano da quello di oggi (siamo nel ’60 a Londra), è gradevole, si riesce a sorridere più volte e poi arriva anche il momento in cui scende una lacrimuccia.

Insomma il mix è servito, forse un po’ insipido per colpa di alcune scelte poco convincenti, però tutto sommato il film è assolutamente guardabile, sempre se non ci si fanno grandi illusioni.

Su Lone Scherfig

VOTO : 6.
Ha tra le mani una sceneggiatura che non funziona molto bene e non riesce a porvi rimedi convincenti, girando a vuoto in alcuni frangenti.

Su Carey Mulligan

VOTO : 7.
Graziosissima, molto brava sotto tutti i punti di vista nel rendere vive le sensazioni del suo personaggio.

Su Peter Sarsgaard

VOTO : 5++.
Non mi è parsa una gran scelta per il ruolo.
Serviva molto più carisma e fascino.

Su Alfred Molina

VOTO : 6+.
Abbastanza spassoso anche se qualche battuta non è proprio il massimo della vita.

Su Dominic Cooper

VOTO : 5,5.
Abbastanza incolore.

Su Rosamund Pike

VOTO : 6+.
Rende bene il suo personaggio secondario.

Su Emma Thompson

VOTO : 6.
Si vede in un paio di scene, ma nel ruolo della Preside "carogna" ci sta bene.

Su Olivia Williams

VOTO : 6.
Sufficiente in un ruolo di contorno che però rende abbastanza bene.

Su Sally Hawkins

VOTO : S.V.
Solo una scena per lei, tra l'altro manco l'avevo riconosciuta.

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