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12 Rounds

Regia di Renny Harlin vedi scheda film

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La recensione su 12 Rounds

di mc 5
8 stelle

Il mio rapporto con il cinema action è di quelli tranquilli. Questo genere di film, pur senza esserne un fan acceso, mi vede spettatore soddisfatto ogni volta che se ne presenta l'occasione. Figuratevi che mi diverto perfino alle tamarrate tipo "Die hard", dove il Bruce Willis di turno fa esplodere qualunque cosa. In fondo si tratta di cinema di pura evasione, e ogni tanto va bene anche quello. A me piace, in proposito, far ricorso ad una metafora di tipo gastronomico. Prendiamo per esempio proprio questo "12 Rounds" con protagonista il celebre campione di wrestling John Cena. Questo film improntato al più totale disimpegno e dove la caratterizzazione dei personaggi è l'ultima cosa su cui puntare l'attenzione, io lo paragonerei ad un...hamburger, magari un bel big-burger super farcito. Chiaro che io non mangio hamburger tutti i giorni, ma siccome non amo granchè gli integralismi (nè quelli in campo alimentare, nè di ogni altro tipo) ogni tanto ci sta bene anche un bell'hamburger, così come ogni tanto è gradita anche una tamarrata super-action (anche se, ripeto, non ne vado matto). Anche perchè poi sta a ciascuno di noi valutare il limite del buon gusto (o cattivo gusto) nello scegliere un film di pura evasione, nel senso che ci sono film totalmente disimpegnati ma che divertono e funzionano, e in quel caso il problema non esiste. Ma poi il discorso a mio avviso non riguarda tanto (salvo rari casi come quello che citerò fra poco) il cinema action, che di solito è diretto professionalmente ed osservando criteri piuttosto rigidi e prevedibili, quanto piuttosto il cinema comico-demenziale  americano. Lì sì che son dolori, perchè si è travalicato da un pezzo ogni limite ragionevole di intelligenza e buon gusto, spacciando spesso per "satira anarchica politicamente scorretta" ciò che in molti casi è solo cinismo e volgarità. Ma dei bassi livelli di certo cinema americano che vorrebbe spacciare l'idiozia per trasgressione ne parleremo un'altra volta, magari alle prese col "Sex Movie" di turno. Accennavo prima ad un caso eccezionale in ambito action, e ora mi spiego. Circa un anno fa uscì un film di produzione francese che mi traumatizzò non poco, perchè era sì, un action, ma era anche accompagnato in sottotraccia da un idealismo fascista, leghista e reazionario che mi disgustò. Sto parlando di "Io vi troverò", prodotto da quell' opportunista e megalomane di Luc Besson. Io forse a suo tempo me la presi troppo, perchè poi la faccenda era facilmente spiegabile: siccome Besson è cineasta avido e furbastro (nonchè portato alle provocazioni molto "cheap") per arruffianarsi in partenza il pubblico americano (che si supponeva reazionario, razzista e antieuropeo -l'Europa come spettro del Socialismo! mamma mia che paura!!- ), beh, allora, Monsieur Besson pensò bene di dipingere il suo film con tinte che parevano prese (paro paro) da un infuocato comizio di Borghezio. Fui talmente nauseato da quella visione che, per reazione, sviluppai una improvvisa (e per fortuna momentanea) allergìa rispetto al genere action. Ma ora che quel triste episodio è alle spalle, vedendo il faccione super quadrato di John Cena, non ho saputo resistere. E ho scelto di vederlo, anche perchè sapevo perfettamente che avrei "staccato il cervello" per un paio d'ore, ma che il divertimento fracassone era garantito al 100%. E il film, a meno che uno non abbia pregiudizi nei confronti del genere, funziona alla grande. Sono quasi due ore praticamente solo di esplosioni ed inseguimenti, punteggiate da macchine che si scontrano, ascensori che cedono, elicotteri che precipitano, case che si incendiano. Eppure, magari sarò generoso in eccesso, ma io trovo che, pur coi limiti che il genere impone, gli attori siano perfettamente in parte e anche bravi. L'attrice nel ruolo della compagna di Cena è adattissima per quel personaggio. L'attore che impersona il pazzo criminale che tiene in scacco Cena è grandioso nell'esprimere tutto lo spirito malefico, subdolo e beffardo del personaggio. Ma anche i vari poliziotti "di contorno" sono interpretati coi toni giusti e da ottimi professionisti. Quanto a John Cena, sappiamo che è uno sportivo e non un attore, ma qui è "l'uomo giusto nel posto giusto". Inespressivo? Ok, è scontato, ma è innegabile che questo ruolo richiedeva una faccia come la sua. E poi ho l'impressione che tutto sommato se la cavi senza sfigurare troppo. Insomma, sarà anche per la struttura del film (diviso in 12 episodi, tante quante sono le prove che John dovrà superare), ma la pellicola non annoia e si fa seguire con divertimento. Che è poi il solo risultato che ogni action si propone: intrattenere. La sceneggiatura è piuttosto elementare nel tenere d'occhio i principi basilari del genere. C'è un poliziotto alla caccia di un folle assassino che oltretutto gli ha anche sequestrato la fidanzata e che, per tenerlo "sulla graticola", lo sfida a risolvere 12 casi, come in un gioco di enigmistica. Naturalmente, in tutto questo, l'FBI e il detective John Cena sono come cane e gatto e si maledicono reciprocamente. E, a proposito di FBI, nel film sono presenti alcune battute davvero acide nei confronti dei "federali", battute altamente corrosive che colpiscono nel segno. Come è ovvio, punto di forza del film sono le sequenze d'azione, tutte girate magnificamente (il regista Renny Harlin è uno con le palle quadrate, uno dei migliori nell'action, checchè si possa dire sul suo declino artistico).Tali scene sono davvero spettacolari, tipo quella in cui Cena guida un'auto- pompa dei vigili del fuoco lanciandola a tutta birra nel traffico di New Orleans. Ogni tanto Harlin si lascia prendere un pò la mano, mostrando Cena alle prese con prodezze talmente inverosimili da far sorridere, tipo quando balza dal tetto di un edificio per agganciarsi ad un elicottero in volo (!), ma fa tutto parte del gioco, è tutto nella norma di un action scatenato. Riassumendo. Ritmo vivacissimo, attori bravini, dialoghi (che in questo genere di film sono il punto più debole) senz'altro dignitosi. Sempre tenendo presente che è chiaro che si tratta di cinema "di genere" e non "grande cinema". E che (per riprendere la metafora alimentare) è sempre meglio un bel piatto di spaghetti fumanti rispetto ad un hamburger, ma che, ogni tanto, all'occasione, ci si può accontentare di un panino. L'importante è che sia digeribile. E questo film lo è senz'altro.
voto: 7/8

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