La recensione su About Elly

di supadany

8 stelle

VOTO : 6/7.

Film anomalo, almeno per quanto ho visto ad oggi del cinema iraniano, con alle spalle una storia semplice, ma anche un nutrito gruppo di personaggi ed un amletico dubbio che scandisce la progressione della vicenda.

Ahmad torna in Iran dalla Germania ed insieme ai suoi amici, e le rispettive mogli, si reca in gita sul mar Caspio.

Tra le donne c’è anche Elly, invitata apposta per farla conoscere ad Ahmad, fresco divorziato e desideroso di incontrare una donna iraniana.

Al secondo giorno però la donna scompare, proprio mentre un bambino viene salvato dalle onde del mare.

Sarà annegata nel tentativo di salvarlo o semplicemente se n’è andata offesa per qualche atteggiamento?

Film particolare che sviluppa per bene uno spunto centrale ampliandolo con altri aspetti collaterali che scavano nella mentalità della società iraniana.

L’architettura filmica funziona egregiamente fin da subito, con una cartolina rilassata di una vacanza di gruppo, un clima leggero e festante, sorrisi e svago per tutti.

Poi il fatto centrale dal quale si dipana un dubbio che contraddistingue tutto il resto del film e che riesce ad appassionare pur rimanendo concentrico a se stesso per tutto il tempo.

Su tutto capeggia la figura autoritaria, ma anche insicura, degli uomini che richiama una società arretrata, rappresentata indissolubilmente dall’immagine dell’automobile impantanata che non riesce a smuoversi dalla sabbia della spiaggia.

Dunque “About Elly” è un film che gioca bene le sue carte, non è certo una gemma assoluta, ma è un buon cinema, con idee chiare e costruito con intelligenza, tanto da regalare soddisfazione ad ambo i lati della barricata.

Interessante, un esempio di vitalità del mezzo cinematografico.