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Il grande sogno

Regia di Michele Placido vedi scheda film

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La recensione su Il grande sogno

di mm40
6 stelle

Uno sguardo sul sessantotto differente dal solito: già per questo motivo Il grande sogno è un prodotto anomalo per il cinema italiano; la differenza sta nella partecipazione emotiva dei personaggi al momento ed al contesto storico, posta in primo piano davanti all'adesione intellettuale od all'azione politica/rivoltosa che concretizzano l'immaginario collettivo del sessantotto. E se questo trio di giovani sognatori (chi sogna la carriera da attore, chi la rivoluzione: eppure è quella del sogno, dell'utopia, l'inevitabile - vitale, trionfale - costante di questa età), se questo trio di personaggi accomunati dalle grandi aspirazioni per il futuro aderisce con tanta passione, tanto cuore alla realtà del sessantotto è solo perchè a scriverne ci si è messo, con un bel po' di autobiografismo nel personaggio di Nicola/Scamarcio, il regista stesso. Placido (classe '46) non solo visse quegli anni in prima persona, ma fu anche poliziotto per un breve periodo e non è difficile scorgere, nella didascalia finale in cui scopriamo che Nicola ce la farà e diventerà attore, un compiaciuto conato di commozione, come un moto di sottile orgoglio che non va comunque a minare la solidità e l'efficacia del racconto. In sceneggiatura troviamo anche Pasquini e Leondeff; i protagonisti funzionano in maniera altalenante (d'altronde sulla terna Scamarcio/Argentero/Trinca, in ordine di riuscita, era difficile scommettere); parti minori per Silvio Orlando e Laura Morante. Se infine guardando Il grande sogno ogni tanto vi sembrerà di sentire in sottofondo la sigla di Annozero, non preoccupatevi: è tutto sotto controllo, entrambe le musiche (la sigla del programma tv e la colonna sonora di questo film) sono di Nicola Piovani, a testimonianza che a volte (in Italia particolarmente spesso) basta il nome, non contano affatto la fantasia e l'originalità. 6/10.

Sulla trama

Sessantotto italiano: Libero guida le contestazioni studentesche a suon di slogan contro potere ed istituzioni; ha una storia con Laura, di cui però si invaghisce anche Nicola. Quest'ultimo è un poliziotto infiltrato nel movimento studentesco, che però simpatizza apertamente per esso e nel frattempo sogna di fare l'attore.

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