Regia di Jerry Calà vedi scheda film
Calà torna a vivere da solo.E voi direte chissenefrega.E avete ragione.Lui torna a vivere da solo a oltre un quarto di secolo di distanza ha sempre la tazza del water collegata la jukebox, ha la moto trasformata in reliquia parcheggiata in doppia fila nel soggiorno,ha il monolocale che ora è diventato un open space,ha un traffico dentro casa che sembra quasi l'ora di punta al centro di Milano,ha due figli che lo rendono ridicolo e anacronistico.Una sagra paesana del chissenefrega.Però scriversi la sceneggiatura ha anche i suoi bei pregi,tipo palpeggiare seguendo il copione voluttuosamente una ex pornostar facendo finta che lei è diventata un attrice di cinema vero e non solo un insieme di parti anatomiche che recitano.In più ci mettiamo l'ex bello di Miami Vice Don Johnson(ancora belloccio seppur appesantito e con un doppiaggio da denuncia che lo fa parlare in un caricatissimo accento meneghino).Ci sono anche Paolo Vilaggio e Gisella Sofio nella parte dei genitori del vitellone tornato a vivere da solo e lo strisciato della notizia Enzo Iachetti nella parte di un collega omosessuale ridotto a poco più di una caricatura.Più che un seguito sembra un remake,quello che cambia è il contorno,il mondo è cambiato attorno a loro e loro gli ex trentenni ora ultracinquantenni, generazione di Viagra dipendenti,non si sono adeguati restando tristemente relegati in un mondo di pie illusioni.Forse non proprio pie perchè il loro interesse è sempre il solito.Avere più donne possibili.Un film a cui almeno bisogna riconoscere un maschilismo politicamente scorretto con una regia al di sotto di ogni sospetto e un coro di attori secondari che sono solamente scorie televisive di terzo ordine a cui affidare anche qualche battuta.Calà cerca di tornare agli antichi fasti ,forse va un po'meglio a livello qualitativo dei pessimi Vita Smeralda e Chicken Park,ma per ritornare al successo bisognerà aspettare un altra occasione.Il pubblico anche questa volta lo ha quasi del tutto ignorato.
la cinpresa usata come mezzo improprio
ricicla le solite battute quasi a sfiorare la metacinematografia
terribile
maschera patetica
presunta attrice
vea scoria di festini per VIP
vergogna
commediante assolutamente inutile
caricatura strisciante
figlio di papà
anche lei raccomandata da cotanta madre....
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