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Watchmen

Regia di Zack Snyder vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Watchmen

di DeathCross
4 stelle

Avendo visto, dopo anni dall'ultima visione del theatrical cut, l'Ultimate Cut del film, ho partorito un flusso di pensieri con cui spero di chiudere con questo film, ed essendo scaturito un testo relativamente lungo (poi modificato in alcuni piccoli punti) ho pensato potesse aver senso pubblicarlo qui dentro, sperando non risulti troppo delirante come credo invece sia. 

 

"Watchmen", Fumetto scritto da Alan Moore e disegnato da Dave Gibbons, com'è noto rivoluzionò insieme a "The Dark Knight Returns" il Genere supereroistico. A differenza del reazionario Miller (che sostanzialmente rese più aggressivo, violento e fascistoide il moralismo giustizialista di Batman, seppur con un certo fascino), l'Opera di Moore contestava le basi filosofiche e politiche del supereroismo: i suoi vigilantes mascherati non sono né eroi né 'anti-eroi cool', ma si dividono in ingenui buffoni in costume e pazzi schizzati, tutti approfonditi psicologicamente ma è evidente che nessuno sia davvero in linea con le idee del loro anarchico Autore. Il tutto è inserito in un mondo alternativo ma direttamente derivato dalla realtà del periodo (fine guerra fredda), con le evidenti problematicità e terrore di auto-annichilimento umano. Fin da subito, ovvero dagli anni '80, hollywood vuole mettere in scena questo Capolavoro, e per decenni vari cineasti vengono coinvolti nel progetto, tutti però fallendo ancor prima d'iniziare, alcuni anche dopo aver investito del tempo, come il geniale Terry Gilliam, che arrivò a ritenere 'infilmabile' il Fumetto di Moore.
Ma poi arriva Zack Snyder, che aveva ottenuto un ottimo successo di pubblico adattando il fascistissimo "300" del già citato Miller grazie ad un approccio 'fotocopiante' del materiale originario, approccio che qui viene replicato, soprattutto nell'Ultimate Cut. Ovviamente Moore, come suo solito, si dissocia, ma potremmo dire che, dissociandosi sempre dalle trasposizioni filmiche dei suoi Fumetti, la sua opinione possa essere tranquillamente messa da parte per concentrarsi sul risultato finale. Ebbene, com'è questo risultato?
Da ragazzino, devo ammettere, apprezzai moltissimo questo film, colpito soprattutto dalla complessità (su carta) dei personaggi e dal finale 'non convenzionale': poi lessi il Fumetto di Moore, e non potei non ridimensionare la trasposizione snyderiana perché, essendone praticamente una fotocopia, gran parte del suo 'valore' era evidentemente merito della Fonte. Ma continuava a piacicchiarmi. Il gradimento col tempo comunque è stato da me sempre più ridimensionato, in seguito a miei ripensamenti su Snyder, sul Cinema e sulle mie Idee politiche, fino a quando è giunta, ora, la visione dell'Ultimate Cut, ovvero (se non ho capito male) il Director's Cut (da me non visto) con l'inserimento del corto animato "Tales of the Black Freighter", trasposizione del 'metafumetto' piratesco inserito nell'Opera di Moore.
Ebbene, influenzato probabilmente/sicuramente dall'astio che nutro per Snyder in seguito soprattutto alla sua imbecille dichiarazione riguardante il salvataggio di "Watchmen" dai 'Terry Gilliam del mondo', da altrui interpretazioni del film operate seguendo ottiche a me affini (anche politicamente), dal fatto che un sacco di gente sembri adorare questa trasposizione rendendomela forse ancora più antipatica (perché son stronzo), dalle parole di Alan Moore e da tutto ciò che si vuol vedere (a torto e a ragione) come influenza sul mio pensiero e quindi utilizzabile come 'arma' per sminuirne la genuinità... Ebbene, con tutte queste 'contaminazioni', la mia opinione (credo/spero?) 'definitiva' su "Watchmen" di Snyder dopo la visione dell'Ultimate Cut è, in sostanza, questa: riprendendo il Fumetto quasi come uno 'storyboard' e seguendone la narrazione quasi pari passo, il film riesce non solo ad appiattirlo in una maniera incredibile, con momenti di autentica noia e fastidio, ma addirittura lo rende scemo (soprattutto in certe modifiche su carta piccole ma con conseguenze su 'atmosfera' e contenuti per nulla piccole) e ne devia la direzione tematica da una condanna della mentalità supereroistica alla sua feticizzazione destrorsa, randiana e fascistoide, ribaltando esteticamente in positivo personaggi da Moore 'criticatissimi' come Rorschach (da parodia, nei Fumetti dei randiani Question e Mr. A creati da Ditko a propaganda, nel film, dell'oggettivismo randiano unito ad una prosecuzione del semi-fascismo di "300"), Comedian (cinico e bastardo le cui inclinazioni machiste e stupratrici sono condannate pesantemente nel Fumetto a grande Illuminato che capisce tutto nel film) e per certi versi anche Manhattan (caricatura vivente di una divinità ormai staccata completamente dall'Umanità nel Fumetto, e la sua riscoperta della vita a parer mio non è una vera conversione ad una visione umanista, divinità fatta e finita nel film). Oserei dire che persino il piano di Veidt viene genuinamente apprezzato nel film, mentre nel Fumetto è un'aberrazione che causa profondi dilemmi etici a causa del suo effetto 'salvifico' (la cui efficacia viene però dubitata da Manhattan), e l'egocentrismo esaltato del personaggio stesso, nel Fumetto critica dura (e anarchista) all'ipocrisia perbenista e 'superomista' del liberalismo sedicente 'illuminato', sembra nel film di Snyder tutto sommato celebrato. Gli eroi 'minori', nel Fumetto persi in un mondo molto più grande di loro, qui vengono eroicizzati con sequenze action esagerate e celebrative, e pure quelli invecchiati (come il Comedian all'inizio e Hollis Mason prima dell'atto finale) hanno la possibilità di sferzare qualche colpo 'da duro' prima di soccombere. Insomma, anche se forse l'intento era semplicemente 'intrattenere' (partendo da una base che come obiettivi andava molto oltre al semplice divertimento 'rilassato') un pubblico mainstream e il fandom (per me) meno attento dell'Opera di Moore, Snyder con la sua trasposizione ha realizzato un prodotto che, smorzando la carica intellettuale del Fumetto, lo trascina (dal mio punto di vista) verso direzioni 'etiche' molto più vicine a Miller che non all'Autore di "V for Vendetta", il tutto dando l'impressione (come spesso e volentieri capita con Snyder) di una pretenziosità assai mal ripagata dal risultato finale.
Sul piano estetico, abbiamo un concentrato di plasticosità visiva stucchevole (specialmente nelle scene action, ottime in un contesto videoludico ma bruttarelle in quello cinematografico), voci fuori-campo urticanti che rafforzano l'impressione di pretenziosità insoddisfacente, uso e abuso di Brani musicali non originali straordinari di per sé ma appiccicati un po' alla cazzo di cane sulle immagini. Le modifiche alla narrazione di Moore, infine, come ho accennato portano verso direzioni banalizzanti e assai poco sensate e, fra tutte, ultimamente non riesco proprio ad apprezzare Manhattan come capro espiatorio: anche se l'idea sembrerebbe quella di proporre una sorta di 'monito' à la "The Earth Stood Still" ma più aggressivo (e scemo), personalmente non vedo come l'essere che nel mondo del Fumetto e del film è sempre stato usato come arma degli USA non causi liti ancora più forti a livello internazionale (il fatto che distrugga anche New York è per me irrilevante, visto che poi qui distrugge anche altre grosse capitali). Inoltre ho notato che qui, alla fine, si fa un accenno ad una possibile candidatura alla presidenza di Ronald Reagan, mentre nel Fumetto si citava l'RR 'democratico' Robert Redford: la scelta di Moore (a quanto pare ripresa dalla recente serie tv) è un simpatico 'scherzo' che gioca ulteriormente sulla proposizione di una Storia alternativa e speculare alla realtà, mentre quella di Snyder (o chi per lui) non credo abbia chissà che logica, ma può darsi che sia stronzo io.
Chiudo, dunque, questo mio delirio con cui spero di mettere una 'lapide personale' sopra "Watchmen" di Snyder: forse aggiungerò altri 'flussi di pensieri' e/o modificherò quelli qua presentati, forse no, comunque non penso che andrò a ribaltare i concetti qui espressi. Piccola postilla su "Tales of the Black Freighter": visivamente forse è, anche solo per la natura 'disegnata', la cosa più vicina a sembrare artistica nell'Ultimate Cut (e nel film, seppure non diretto credo da Snyder) e probabilmente propone minor piattezza, però anche qui le modifiche apportate secondo me banalizzano l'Originale deviandolo verso orientamenti 'destrorseggianti', ma forse sono stronzo anche qui.

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