Regia di Michael Powell, Ludwig Berger, Tim Whelan vedi scheda film
Film che fa venire l’acquolina in bocca, come le salsicce in padella regalate dal genio o le frittelle di miele rubate al mercato. Chi se ne importa se il sultano cavalca nel cielo senza alcun effetto speciale, chi se ne importa se il genio volante è visibilmente fasullo, chi se ne importa se le navi sono dei modellini ripresi al rallentatore, chi se ne importa se la città di Bassora è una cartapesta colore turchese… Ciò che conta non è forse la poesia, l’ingenuità di fondo che si sposa perfettamente con la fantasia delle fiabe? E anzi le deliziose soluzioni estetiche adottate nel 1940 denotano più creatività della computer-grafica moderna, fatta solo per esaltare le folle che riempiono le sale e rimpinguano gli incassi. A sostenere i punti deboli ci pensa una colonna sonora semplicemente sublime, che da sola aggiunge al film una stelletta in più. Come dimenticare la ninnananna cantata dalla nutrice all’ombra del giardino? Peccato, però, per i testi musicali scritti in inglese anziché in arabo. Un’altra stelletta la aggiungono il simpatico Sabu e il bravissimo Conrad Veidt (attore tedesco), che col suo sguardo magnetico interpreta elegantemente il perfido Jafar. Anche i dialoghi hanno stralci di rara efficacia.
Il vecchio doppiaggio italiano è migliore di quello nuovo in versione DVD. Da vedere in ogni caso.
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